sabato 21 dicembre 2013

Luci soffuse


Nei giorni di pioggia e di sole,
nel turbinar dei miei pensieri,
nel soffio delle tue parole, sogno
la parte di giorno, in cui si e' sinceri,
quando il sole si riposa
mentre il cielo si fa scuro
e sale, alta, la sua sposa.
Schiaccia l'ombra mia al muro
la luce tremula d'una candela
t'imprigiona nel mio cuore,
ch'ancora palpita ed anela
il tuo respiro, la voce dell'amore.
Come un limpido giorno,
dopo una forte nevicata,
come il ruscello ghiacciato
nel paesaggio che attende l'aprile,
ove non germoglian rimpianti,
ma l'abbandono di alibi e scuse,
mi porgi le tue labbra schiuse
gocce di brina sull'erba, diamanti,
col tuo sospiro che sa di antichi canti,
le stelle, la luna, le palpebre socchiuse
sulle nere tue pupille, luci soffuse.

venerdì 6 dicembre 2013

Libertà e Dignità


Vagando per la rete, molteplici e vari sono i commenti su Nelson Mandela e, altrettanto numerose le citazioni di sue frasi. Perfino la maestra elementare di mia figlia ha raccontato ai suoi allievi chi fosse quest'uomo e il loro compito per il week end e' quello di scriverci "un testo" ... in pratica il "cugino elementare " di un post.
Tutto questo perché oggi e' morto Nelson Mandela. 
Il dubbio: che molto se ne parli oggi e che, poi, lo si dimentichi o quasi già domani; 
la riflessione: perché la maestra e molti di noi non ne hanno parlato così tanto, anche quand'era in vita? Magari spiegando, già da allora, chi fosse quest'uomo, dicendo che soprattutto era un uomo libero, proprio e ancor più', nei momenti in cui era carcerato; in questo modo avremmo capito l'essenza della parola libertà.
Si', perché quest'uomo ci ha insegnato che prima di tutto la libertà, e' libertà di spirito, che conduce alla libertà di pensiero, da cui nasce la libertà di azione.
Avremmo, così, capito il concetto di libertà che possedeva quest'uomo, così tanto differente, da quello che ci hanno voluto propinare alcuni nostri concittadini, che ci hanno pure fondato un partito chiamandolo, ohibò, "delle libertà", ... all'interno del quale tanti, che vi hanno aderito, erano piu' prigionieri  di un Mandela carcerato. 
Ma del resto la differenza, e' dimostrata anche da una sola frase, quella che pronunciò Mandela a chi gli chiedeva, perché lui, ad ottant'anni, volesse abbandonare la politica; rispose che a quell'eta un uomo deve stare vicino ai propri nipoti (e aggiungerei io a quell'età si dovrebbe lasciare ai propri figli la responsabilità e l'onere di dirigere un Paese).
Ecco sta anche qui la differenza tra quest'uomo, rispetto al fondatore di quel partito italiano sopra citato, che alla stessa età non vuol lasciare mano neppure ai propri pro-nipoti non dico ai figli.
Se gli chiedete il perché vi dirà che lo fa per il bene comune, perché vuol costruire un futuro migliore ... e io credo che se lo sentisse Mandela, gli si dipingerebbe sul viso quel sorriso sardonico da uomo saggio (vedi foto), di chi ha conosciuto il mondo e gli uomini e che sa riconoscere quale sia la verità  e quale la menzogna.
Del resto parliamo di un uomo che per la libertà dello spirito e, quindi, del pensiero e dell'azione, ha fatto 26 anni di prigione, in carceri che avrebbero fatto stracciare le vesti e strillare davvero "indulto, indulto", perché costruite per non permettere di uscirne vivo e semmai uscirne molto malconci. Insomma un uomo che non avrebbe mai strepitato se l'avessero condannato ai servizi sociali e avrebbe accettatola pena, come ha fatto, seppure si fosse ritenuto innocente e non avesse commesso alcun reato, ma agito giustamente per cause giuste. Ecco l'altra differenza il possedere la dignità.
Un uomo che quando diceva che "tutti possono migliorare a dispetto delle circostanze e raggiungere il successo se si dedicano con passione a ciò che fanno", non pensava, come altri, che il successo era il  "fare soldi", il diventare famosi in TV. E infatti diceva anche "l'educazione è il grande motore dello sviluppo personale. E' grazie all'educazione che la figlia di un contadino può diventare medico e il figlio di un minatore il capo miniera o il bambino nato  in una famiglia povera il presidente di una grande nazione". E quando si riferiva al presidente di una nazione pensava ad un compito per cui "i veri leader devono essere in grado di sacrificare tutto per il bene della loro gente".
Pensiamo alla nostra Italia, a chi ci dovrebbe dirigere e queste frasi suoneranno assurde, irreali, veramente come fossero cose aliene.
Perché ho voluto mettere in evidenza queste enormi differenze? per farci capire come quest'uomo appartenga quel genere di essere umani definibili giganti, a dispetto di quei tanti cui siamo abituati, che ancor più ci appaiono come nani ... e come disse Mandela: "se tu voli basso, non puoi servire bene il mondo".