mercoledì 26 maggio 2010

Balla coi squali




Inizio con una premessa: torno a scrivere un post dopo molto tempo, ma non è colpa dello specchio, che ha sempre continuato a mostrare immagini. La causa è la mia volontà, una scelta.
La sintomatologia iniziale è consistita nell'avvertire una sorta di pigrizia, somigliante ad un improvviso vuoto interiore. Chi mi conosce sa che vuoto non poteva essere ed infatti, era solamente voglia di "riflessione" (non a caso mi confronto con lo specchio).
Per la precisione, ho sentito l'esigenza, diciamo, di "rimodulare" un qualcosa nell'animo, il bisogno di vagliare e valutare una serie di argomenti, di temi, di questioni, scegliendo quelli che potessero stimolare, non solo chi scrive, ma sopratutto, il lettore. Forse il timore di divenire banale, sia nella scelta degli argomenti mostrati dallo specchio, che nel modo di trattarli e raccontarli.
Devo dire, poi, che mi ha fatto piacere, sentire due domande ricorrenti che mi hanno posto alcuni lettori del blog: "ma perchè non pubblichi più ?" e "ma quando ripubblichi ?".
Così ho pensato fosse durata abbastanza questa sorta di "digestione" ed è arrivato questo post, che, a dire il vero, l'ho iniziato a scrivere giorni di prima rispetto alla data in cui comparirà nel blog.
Chiusa, terminata la premessa, ecco il post.
Il titolo potrebbe far pensare alla volontà dello specchio di commentare ancora una volta le ultime e più recenti vicende politiche, con descrizione della relativa fauna (gli squali alias i politici). Si potrebbe essere tentati di pensare che si vada a trattare temi quali la manovra economica ed il diseguale conseguente sacrificio chiesto agli italiani, l'interesse reale del Governo per leggi come quella sulle intercettazioni, e tanto altro che ci sarebbe da commentare. Anch'io a ben dire sono stato tentato da ricominciare da lì, ma appunto ho detto ricominciare, ossia riprendere una strada già battuta.
Quindi, non è così; le immagini che lo specchio mi ha mostrato hanno tutt'altro scopo e senso.
Recentemente, ho realizzato un mio desiderio: quello di nuotare nel mare, tra la barriera corallina. Dopo vari anni di rinvii, sono riuscito ad andare non solo lungo le sponde , ma proprio dentro e nel profondo del Mar Rosso, quindi, in Egitto e per le precisione a Marsa Alam.
Stupendo. Come me l'aspettavo, non dico più di come me l'aspettavo, ma senza alcun tipo di delusione e questo è già molto.
Scritto ciò, tra chi legge potrebbero esserci alcuni dotati di un profilo, caratteriale, diciamo, un pò snob, e che potrebbero, di conseguenza, dire: " bah! la solita vacanza: Mar Rosso, folla di turisti, Sharm ... ecc., ecc.".
E qui sta l'errore. Non ho intenzione di annoiarvi con un racconto completo del viaggio, ma la volontà è di tentare di riuscire, anche solo un poco, a farvi percepire quello che ho riportato io da questo soggiorno. Riuscire a farvi comprendere che non è stata la solita vacanza di sole, in un mare diverso da quello di casa nostra, ovvero, in un luogo fuori tempo, nel senso di averlo frequentato e vissuto in un periodo in cui a casa nostra piove e freddino, mentre lì tutto parlava di una dolce estate.
Non voglio raccontare il viaggio, ma, in altre parole, voglio scrivere del viaggio. Intendo "il viaggio" nel significato adolescenziale, che ad esso ho sempre attribuito: afferrare e conservare una serie di impressioni, di emozioni.
Viaggio come senso e profondo significato che resta in noi una volta che si è tornati, di quello che è divenuto una nostra parte, del nutrimento che ha dato all'anima .
E' vero, un viaggio del genere in quei luoghi, può essere visto e vissuto, come quanto di più turistico, ci possa essere, nel senso consumistico del termine: villaggio, sensazione di essere in un ambiente protetto, separato dai luoghi visitati, insomma sentirsi piante da serra od animali nella riserva naturale.
Ma, la differenza la facciamo noi; siamo noi che possiamo trasformare questo tipo di visita, nel viaggio inteso come ho descritto poche righe fa e che ci permetta, quindi, di vivere quei luoghi e le sue genti, traendone il senso complessivo, oltre alle singole emozioni.
Allora perchè il titolo "balla coi squali"? Ho preso solo in prestito un famoso titolo di un notissimo film: "balla coi lupi". Ricordo che, dopo aver visto il film, oltre alle varie emozioni, la prima e più grande sensazione che conservai fu quella del "paradiso perduto", dell'uomo che ha visto il limite, la frontiera del mondo che conosciamo, ed al di là della quale esiste un mondo creato da qualcosa che non siamo noi, di più perfetto, o creatosi grazie ad un equilibrio che noi non potremmo mai raggiungere. In ogni caso, un mondo che abbiamo perduto, lasciando che fosse ingoiato da quel mondo che, invece, abbiamo creato con le nostre mani, un mondo meno perfetto e che alla fine non riflette neppure la nostra vera essenza, tanto che soffriamo spesso per la "nostalgia" che proviamo per il paradiso perduto.
Le stessa sensazione l'ho provata vivendo per qualche giorno nel Mar Rosso, ma intendo il Mar Rosso di Marsa Alam: ho sentito la frontiera che avanza e la nostalgia per il paradiso perduto.
C'è una profonda differenza tra il Mar Rosso di Sharm o di Hurgada e quello di Marsa alam, ma c'è ancora differenza tra quello di Marsa Alam e quello di Berenice od ancora più a Sud dell'Egitto.
E' un qualcosa che si percepisce a pelle. Ho nuotato con le tartarughe nella spiaggia di Abu Dabbab, ed ho nuotato con le tartarughe in alcune spiagge più a sud: e lì c'era la differenza. Ad Abu Dabbab, le vedevi, impegnate a vivere e nello stesso tempo, impegnate a smarcarsi dai turisti. La stessa spiaggia, pareva un museo assediato da gruppi di turisti dotati di pinne e boccaglio. Più a sud ho viste le tartarughe pascolare tra i coralli e guardarti, senza muoversi, mentre tu le stavi osservando, e poi ricominciare a mangiare, per poi rimirarti, facendoti sentire presente, ma contingente, legato al momento, e quindi comunque giustamente "straniero". Sentivi, allora, l'esigenza di lasciarle stare, salutarle e ringraziarle per lo spettacolo che ti avevano offerto, per essersi fatte osservare, materialmente per quei pochi istanti, ma spiritualmente, restando presenti ancora oggi che sono tornato, come straniero, nella mia casa. Mi hanno spinto a pregare perchè il "qualcosa" che sta al di là di noi riesca a salvare quello spettacolo.

Naturalmente non solo tartarughe. Ho nuotato anche a pochi metri da un barracuda lungo più di un metro, avendolo visto quando ero già molto vicino, mentre lui, lì fermo, sotto la barca a pochi metri da riva, mimetizzato con lo stesso colore azzurrino dell'acqua, mi aveva visto da tempo. Lì l'ho trovato, lì è rimasto, lui re di quel regno, io invasore temporaneo.
Murene di dimensioni inenarrabili, aquile di mare che parevano davvero volare nell'acqua a velocità da non credere, pesci dalle mille forme e colori.
Poi persino loro ... gli squali, tra cui uno, che ha percorso, per alcuni metri, in parallelo con me, la barriera corallina. Io esploratore, in quel momento diventato oggetto esplorato.
Lì ho sentito la frontiera, ho rivisto il lupo "due calzini" con cui Kevin Costner ballava; lui il lupo, io, nel mio piccolo, lo squalo.
In quei giorni ho fatto amicizia con alcuni ragazzi del posto: guide sub locali, che hanno lavorato in varie villaggi, nei vari luoghi del Mar Rosso; venditori nei bazar, ma nella realtà studenti universitari di luxor, che per guadagnare qualcosa, per un certo tempo vendevano souvenir nei bazar del villaggio.
Grazie a loro, ho capito qualcosa più di quei luoghi, ma soprattutto, ho avuto conferma della mia sensazione: la frontiera si sposta sempre più a sud, i coloni avanzano, sempre meno rispettosi di quel mondo in cui sono temporanei visitatori e sempre stranieri. Mi hanno raccontato di quella che era la barriera più a nord, oggi un pò squalcita, oppure di turisti (specie russi) che arrivano a prendere le tartarughe per alzarle trionfalmente fuor d'acqua.
Salutandoli, lì ho pregati di far quanto più possibile per salvare e conservare quel luogo. Io che, forse esagerando, dico "ho ballato coi squali", ho visto un mondo nato da un perfetto equilibrio, avvertendo che poco basta per alterarlo. Spero, quindi che l'uomo lo conservi, ma in verità ho molto timore che ciò non sia. Ci riesca almeno quello stesso equilibrio che l'ha creato, il Mar Rosso stesso, a cui, sicuramente, per quello che m'ha donato dico grazie: Shukran Marsa Alam.

lunedì 24 maggio 2010

vita da ca(o)n dominio


Un attimo di pausa, via dai processi brevi, dalle ingiustizie tributarie, civili e penali, via, via da tutte le beghe ... e parliamo di vita comune o meglio in comune o per la precisione in condominio (e quindi non tutte le beghe se ne vanno via).
Almeno, in tal materia si possono cogliere spunti ironici e, come spesso dico, più "leggeri";
ecco, quindi, uno dei soliti post "leggeri", la cui serie è raccolta in "autoironia caricaturale".
Dicevo vita in comune, per la precisione vita da CA(O)Ndominio.
Chi è vissuto sempre e solo in una propria casa, mono od al massimo bifamiliare, non può capire e per essi questo post può sembrare pura fantasia. Per tutti gli altri, che di condominio se ne intendono, è pura realtà, solo in veste caricaturale.
Chi vive o ha vissuto in condominio, sa che è come vivere in una jungla, tanto più grande quanti sono i piani del palazzo, abitata da tante specie animali, quanto più grande è la jungla.
Tutte queste specie animali si ritrovano almeno una volta all'anno, in occasione di quello che è un evento a metà tra il rito pagano, la valvola di sfogo del nostro represso quotidiano e per altri una sorta di riunione esoterico-massonica: parlo dell'assemblea annuale di condominio.
L'inizio dell'assemblea è quasi sempre una sorta di orgia alcolico-alimentare.
Infatti, ognuno porta con sè, oltre al rendiconto annuale, la propria specialità culinaria: dolci, pizzette, salatini, torroni e panettoni pre e post natalizi, sino addirittura a prove od avanzi di cenoni di capodanno.
Altri, non dotati a livello culinario, portano con sè, ana o super alcolici, a seconda dei loro gusti, perchè, senza eccezione alcuna, saranno loro stessi a trincarsi l'intero contenuto della bottiglia portata, sfruttando l'occasione per dimenticare un recente dispiacere e finendo per dimenticare anche l'assemblea cui ha partecipato, tanto che qualche mese dopo, s'incazzerà nel vedere ripavimentare il portico, sostenendo l'inutilità della spesa ed arrivando a disconoscere la propria firma apposta in calce al verbale della riunione, in cui anch'egli ha condiviso la decisione di eseguire siffatti lavori.
Il fatto peculiare di tali incontri è che da orgia alcolico-alimentare, la riunione finirà, anche qui senza eccezione alcuna, in rissa da stadio, dopo che nel corso della stessa, in crescendo costante, si sono verificati scambi di "opinioni" in perfetto stile autista esasperato, imbottigliato nel traffico cittadino all'ora di punta.
E' certo che, alla fine, tutti si saluteranno cordialmente o quasi, avendo raggiunto almeno lo scopo di vivere questo evento come proprio se lo aspettavano, ovvero come detto: rito pagano per i beoni e magnoni, valvola di sfogo per coloro che sono sempre imbottigliati nel traffico o che non trovano mai il modo per mandare aff... il capo rompi e, infine, riunione esoterico-massonica, per coloro che più digiuni di diritto civile (libro terzo, titolo VII capo II del codice civile), nel corso dell'assemblea, hanno ascoltato lo snocciolamento di numeri, inermi, senza neppure l'ombra dell'attenzione che mostrano per la tombola natalizia. Per loro, infatti, detti numeri resteranno sconosciuti ed acquisteranno appunto un significato occulto, per tutto il resto dell'anno: parlo naturalmente dei morosi cronici, che non sanno ed ignorano il senso oscuro del termine "quota condominiale".
Tralasciando la descrizione dell'evento assemblea, veniamo a conoscere quali specie animali popolano la jungla condominiale:
1) amplifon auditel: E' un animale contraddistinto da una passione innata per le immagini, tant'è che passa giornate a vederle scorrere nella TV senza sentire nulla. Infatti, per aver dato tanta importanza alla vista, ha perduto il senso dell'udito. I suoi vicini non l'hanno però perso (anche se corrono grandemente tale rischio) ed ormai riescono a riconoscere i programmi sentendone solo il suono. Alcuni vicini hanno anche provato a richiedere l'intervento della polizia, ma l'hanno chiamato, disgraziatamente, proprio quando la stazione di polizia era in diretta TV (per un servizio sull'ordine pubblico, la sicurezza ed il buon vicinato) e si sono sentiti rispondere "signora abbassi il televisore, altrimenti fischia e, mi spiace, ma non sentiamo cosa ci vuol dire!".
C'è chi è riuscito ad abbattere la porta ed entrare nella tana dell'amplifon auditel, ma ha avuto la sfortuna di riuscirci proprio quando questo animale era uscito ... egli infatti, lascia a tutto volume il televisore in ogni momento, perchè sostiene che gli fa compagnia (anche quando egli nella tana non c'è).
Questo animale è chiamato amplifon auditel, perchè da sostegno a tutti quei programmi TV che rischiano la chiusura per mancanza di "ascolti", che saranno invece premiati con il telegatto, grazie al punto di share che egli gli dona ... peccato che vista la sua sordità neppure con lui il tal programma incrementa l'ascolto. Giudizio: da manomissione dell'antenna TV.
2) il botanico: è questo un animale che riesce a stare sempre sopra a tutti, perchè acquisterà sempre e solo la tana attico, in cui farà crescere foreste pluviali a prova di disboscamento, in cui vivono animali non più rinvenibili neppure nella foresta Amazzonica.
Il problema è che c'è sempre una specie animal-condimoniale che, ignara, costruisce la propria tana sotto a quella del botanico. Quest'ignaro animale si troverà, in breve, a vivere in un ambiente caratterizzato da clima monsonico bisettimanale, che nei mesi estivi arriva a manifestare precipitazioni quotidiane, intorno alle otto-nove di sera (ora dell'annaffiatura). L'ignaro animale sotto collocato, avrà la fortuna di veder nascere rigogliosi nel proprio terrazzo, muschi, licheni, e piante di ogni genere senza spendere un euro in consumi idrici ... peccato che tal animale soffre di allergia congenita (che sarebbe comunque sopravvenuta) ad ogni specie di essere vegetale.
Se vi capitasse di acquistare l'appartamento sotto un attico, ponete attenzione ai primi segnali di pericolo: rumore di cascatella via via crescente sino ad effetto sonoro simil torrente alpino, oppure a stillicidio tipo pioviggine autunnale che ben presto si trasformerà in rovescio estivo da cumulo nembo. Rimedio: difesa stile scudo spaziale con gocciolatoio.
3) il motomaniaco: questa specie animale, sviluppa il proprio habitat con gradualità, ma in maniera ostinata, pervicace. Gli altri abitanti non lo notano, da subito, al suo arrivo, poi, pian piano, ne acquistano la consapevolezza. Iniziano a sentire un ronzio costante, che all'inizio scambiano per il suono generato da un nugolo di calabroni. Appena si rendono conto che si è in dicembre e non possono essere calabroni a provocare il ronzio, si accorgono subito che il ronzio è diventato più simile al suono di un martello pneumatico. Si affacciano a verificare se ci sono lavori nel cortile e vedono solo lo sfrecciare prima di una bicicletta elettrica, poi di un motociclo, dopo ancora di una motocicletta, poi di un'auto berlina, poi di un'auto modificata per corse, stile maggiolino tutto matto, poi di un fuoristrada ed infine vedono decollare un aereoveicolo da turismo. Il fatto singolare e che tutti questi mezzi di trasporto sbucano dalla corsia garage. Con questo punto interrogativo in mente, ciascun condomino si recherà nella predetta corsia e scoprirà che uno dei garage (quello del motomaniaco) è diventato un'officina da far invidia a qualsiasi ditta specializzata in meccanica. La seconda domanda, che mai troverà risposta, è da dove è sbucata siffatta realtà ed in quanto tempo. Insomma da quel momento i condomini vivranno giorni contornati da sinfonie di rombi, martellate, trapanature e musica non da camera ma da officina, che farebbe impallidire quella creata dai meccanici Ferrari nel corso di un qualsivoglia GP di Formula uno. Consiglio: da soffocare nei propri fumi di scarico.
4) l'ansioregalomane: E' questa la specie animale più sfuggente e difficile da avvistare. Esce ed entra dalla tana con una velocità impressionante ed è praticamente impossibile da trovare nella propria casa. Ha sempre una festività, occasione, ricorrenza da festeggiare e per la quale deve acquistare un regalo da fare ad uno dei milioni di amici, parenti o non so cosa che possiede. La sua peculiarità è che programma l'acquisto con un anticipo spaventoso: così a ferragosto sta acquistando i regali per natale, a natale quelli per pasqua, a pasqua quelli per zio Matteo che compie gli anni a ferragosto e così via con un intreccio di date che non gli da tregua, perchè per ogni giorno c'è qualcosa e qualcuno da festeggiare. Se lo trovate nella vostra camera a rovistare nei cassetti, non vi preoccupate perchè sta verificando quale capo d'abbigliamento vi manca per regalarvelo; allo stesso modo se in ascensore vi poggia una mano sul sedere "not worry", sta verificando la taglia ... se poi la mano, dopo un pò, non la toglie, allora il motivo potrebbe stare altrove e se avete gusti diversi e la cosa vi piace "be happy". Giudizio: da attendere l'anno bisestile (forse il 29 febbraio è l'unico giorno in cui non ha alcuna ricorrenza).
5) il public "relationer":
La specie animal-condominiale qui descritta si nutre della presenza altrui. Non lo troverete mai solo, ma soprattutto, proprio nel momento in cui non percepirete la sua presenza, ne coglierete, invece, proprio allora la piena vera sua essenza. Infatti, è tipico per il fatto che, a differenza di tutti gli altri condomini, i quali dopo un giorno di attività, tendono a ritirarsi nella propria tana per riposare, lui proprio a quell'ora da concretezza alla propria esistenza. Accadrà così che alle una di notte, quando voi, per andare a letto, vi alzerete dal divano, in cui già da un'ora dormivate e tentando di spegnere la televisione, arriverete a pensare che il telecomando si è rotto: pigerete il pulsante rosso, ma la tele non si spegnerà, anzi aumenterà il proprio volume. Solo gradualmente acquisiterete consapevolezza che non è la vostra televisione che fa tanto fracasso, ma quella del vicino. Dalla stessa casa arriverà il suono di musica disco, free jazz e punk inglese e la festa (dal vicino) avrà inizio. Sarà quella la prima delle tanti notte che passerete sonnecchiando, sognando di ballare addormentati nella discoteca che frequentavate da adolescenti ... quella discoteca si è trasferita di fatto nella casa del vostro vicino.
Consiglio: riscoprite la vostra dote da imbucato (almeno starete svegli e non sarete costretti solo a sognare di ballare
).
6) il faccendiere:
Una specie da evitare. E' capace di incontrarvi varie volte nella stessa giornata e coinvolgervi in altrettante imprese avventur-condominiali: dalla piantumazione del giardino, alla verniciatura delle ringhiere, alla lucidatura del porticato, sino ad arrivare alla decorazione con affresco dell'ingresso del palazzo. Sa fare, o meglio pensa di saper fare, tutto. Ma il grave è che non si fa gli affari suoi spericolandosi da solo in tutte le fallite imprese, ma deve coinvolgere sempre gli altri, altrimenti non si diverte. E' l'unico esemplare che non si annoia alle riunioni condominiali, perchè nel corso di queste sforna e propina agli altri mille e più idee, inserendole nel punto dell'ordine del giorno "varie ed eventuali", ovvero proprio nel momento in cui gli altri condomini avevano già pregustato il fine assemblea ed il ritorno alle famiglie ed ai propri diletti. Giudizio: da emarginare o neutralizzare con elettroshock.
7) il climatologo: è una specie animale sempre in controtendenza. Lo incontrerete in inverno che si lamenta del caldo sostenendo che non ci sono più gli inverni di una volta e che anche l'effetto serra ormai è cosa superata perchè siamo già nella fase della pentola a pressione. Lo incontrerete in estate che si lamenta del freddo e vi dirà che non ci sono più le estati di una volta ed è ormai prossima una nuova era glaciale. Comunque sarà difficile anche incontrarlo, perchè, in qualunque posto si trovi, cercherà di arrivare a casa nel più breve tempo possibile, dove pensa di aver creato un clima per un habitat ideale: in inverno, i termosifoni saranno tarati sul caldo stile bush australiano, mentre in estate ci saranno condizionatori sul livello climatico dell'artico. L'effetto permanente sarà che i suoi vicini subiranno ondate e vampe di calore o raffreddamento da freezer, a seconda della stagione, ma la conseguenza certa è che questa specie animale in ogni stagione manifesterà raffreddori perenni o disidratazione senza sapersi dare ragione dei disturbi, che anzi attribuirà al pessimo clima nel mondo del terzo millennio: voto: da ibernare e far risvegliare fra cento anni per dimostrargli che il clima non è poi così tanti mutato.
8) l'evasivo: E' il condomino in contumacia. Qualunque evento accada nel palazzo, lui in quell'occasione è assente. Non lo fa di proposito, ma è nella sua natura. Lo riconoscerete perchè vedrete nel cortile un auto, che avrà sopra il tettuccio una piramide di valigie, scorte alimentari, attrezzatura da sport vari e per ogni occasione (sci, biciclette, racchette, ecc.), ma in cima ci sarà sempre, invariabilmente, una damigiana di vino per festeggiare con gli amici.
Segni particolari oltre l'auto carica ? costante occhio nero causato dall'elastico utilizzato per tener fermi gli oggetti sul tettuccio, che per almeno tre volte ha rifiutato di ben agganciarsi, fiondandosi sul viso del condomino "contumace" soprannominato per questo "Panda" ed elencato nelle specie protette dal WWF. Consiglio: per averlo fra voi, sbarrate le vie d'accesso e di uscita del condominio
9) lo zoologo: è la specie condomino-animale, che ama tutte le altre specie animali. Se vi avvicinerete alla sua porta sentirete provenire dall'appartamento, latrati, miagolii, barriti, ruggiti, muggiti, sibili e cinquettii ... solo i pesci non fanno casino, ma chi abita al piano di sotto ha scoperto che si sono anche i pesci dopo le ripetute perdite d'acqua.
Se lo incontrerete nei paraggi del condominio, lo riconoscerete perchè sarà trascinato da un cane, mentre lo seguono almeno dieci gatti ed un leone attaccato al polpaccio, che gli rosicchia la caviglia. Naturalmente avrà la giacca punteggiata da regali dei suoi amici uccellini. Giudizio: anche Noè dopo aver riempito l'arca non vedeva l'ora che le acque calassero per rimanere un pò da solo (a volte come animali ci bastiamo da noi).
10) l'asceta: è la specie animale, abitante della jungla-condominio, contraddistinta dal fatto di essere silenzioso, quasi inafferrabile, perennemente assente, ma profondamente presente nel momento in cui vi cazzierà per il minimo rumore che avete creato nel vostro appartamento, del tipo caduta di spugna nella vasca da bagno. Non c'è modo di scampare, lui avrà sempre qualcosa da ridire, malgrado le vostre attenzioni, l'uso di pantofole di gomma piuma, l'apertura della porta di ingresso stile ocean's eleven e la vista dei programmi TV senza audio con l'ausilio della sottotitolazione alla pagina 777 di televideo e del telegiornale solo nella versione LIS.
Cercherete di scampare il pericolo, vi sforzerete di capire se è in casa, ma non ci riuscirete perchè non lo vedrete, nè l'udirete, ma sentirete il costante aroma dei mille odori di incenso ed essenze che costantemente provengono dalla sua porta. Consiglio: non cercate di evitarlo, sarà come tentare di sfuggire al destino ... piuttosto cominciate ad esercitarvi nell'ascetismo, frequentando corsi di yoga, tantra, mantra ... gli sfuggirete diventando come lui e cazziando gli altri ad ogni caduta di piuma.
11) l'igienista: animale dedito costantemente alla pulizia. Lo riconoscerete perchè nell'uso di spugne, pietre pomici, stracci, secchi, scope e ramazze sarà più costante di un gatto nell'uso della lingua. Egli pulisce la propria tana ad ogni ora, specie la più inconsulta come la domenica alle quattro di mattina. Chi vive a contatto della sua tana avrà il piacere di imparare a distinguere il suono di un aspirapolvere, da quello di una lucidatrice o da quello di una scopa elettrica. Dopo anni di "convivenza" riuscirete a capire se sta passando una scopa di pelo di castoro o sintetica.
Voto: da spazzare via dal condominio.
12) l'arredatore: animale parente dell'igienista perchè, anche questi, non ha il senso del tempo ed è costantemente impegnato e dedito, specie nelle ore inconsulte, allo spostamento di mobili ed arredi. Chi lo va a trovare a casa pensa sempre di aver sbagliato tana, non riuscendo a riconoscerla, perchè ogni volta ci sarà una diversa disposizione di mobili.
Vista la scelta di operare nelle stesse ore inconsulte dell'igienista (domenica alle quattro di mattina) i vicini di tana di entrambi, avranno il piacere di sentire, assieme, strisciar di mobili e sibilo di aspirapolvere in perfetto rispetto della ritmica musicale, neanche si fosse ad un concerto sinfonico. Voto: che lo assuma Ajazzone e ce lo porti via!
13) l'invisibile presenza: questa è una specie animale che si pensa sempre estinta, ma che poi, all'improvviso, qualcuno avvista dandone notizia alle autorità scientifiche che ne avevano decretato la scomparsa.
Si tratta dell' "invisibile presenza", un condomino che non riuscirete ad avvistare prima che lui vi abbia già visto: mentre uscite dall'ascensore, quando siete nell'androne di ingresso, lui è lì nel balatoio all'ultimo piano che vi saluterà, facendovi soprassaltare. Nessuno lo vede, ma lui vede tutti e sa tutto di tutti.
Passerete davanti al giardino e sentire una pianta dirvi "salve" ed è lei che scrutava i passanti, mimetizzata nel verde; mente siete in terrazza sentirete provenire dall'albero di fronte un "buongiorno" e crederete che sia l'uccellino di Del Piero che volato via vi saluta dal ramo, ma invece è lei l'invisibile presenza che si è arrampicata lì per vedere i movimenti dei condomini.
Giudizio: 007 gli fa una pipp-....(peep peep cesura)
14) l'anarchico-dissidente: sempre in contrasto e dissenso con qualsiasi decisione e contro il potere costituito e, quindi, sempre contro l'amministratore.
Tenterà perfino piccoli attentati:
- simulerà la rottura dei sacchetti della spesa, solo per vedere olii e marmellate imbrattare l'ingresso del palazzo e lamentarsi, poi, che l'amministratore ha scelto un'impresa di pulizia che non sa fare il suo lavoro;
- staccherà e subito riatttaccherà la corrente elettrica solo per bloccare l'ascensore con persone dentro, per poi, mentre le soccorre, inveire contro l'amministratore che ha scelto una ditta di manutenzioni che non vale nulla;
- omministrerà cioccolata e guttalax al cagnolino del vicino, solo per accusarlo di lasciar libero l'animale di sporcare il giardino condominiale, accusando poi l'amministratore di non vigilare e non saper far rispettare il regolamento condominiale:
Consiglio: se benchè l'abbiate messo costantemente in minoranza ad ogni riunione, ancora rompe, fate finta di regalargli una vacanza a Lampedusa, accompagnatecelo e quando arriva un barcone di extracomunitari, coloratelo con molto fondo tinta, tappategli la bocca e caricatelo sulla nave della marina militare che riporta tutti in Libia.

Vi sono poi specie animal-condominiali ormai estinte, che nessuno più ricorda, neppure io, anzi se ve ne ricordate qualcuna siete pregati di lasciare un commento al post, contribuirete alla loro memoria.
A proposito, voi a quale specie appartenete ?