giovedì 8 luglio 2010

Noi poveri terrestri ...


Noi poveri terrestri ... che le risorse le vediamo volare via ... dalle nostre tasche.
Mentre ormai si sta preparando in parlamento, il testo della manovra finanziaria, che blindata dalla "fiducia" verrà votata e diverrà legge, ho deciso di scrivere questo ultimo (credo e lo spero) post in tema.
Per meglio dire riporto un link che vi invito a leggere.
E' una questione che già conoscevo e forse anche alcuni ne avranno sentito parlare.
In sintesi, molte risorse, che con la manovra vengono reperite attingendo alle solite fonti (ormai siccitose), potevano essere incassate in maniera semplice, ovvero, come in altri Paesi esteri, attraverso un’asta pubblica per l’attribuzione delle frequenze televisive liberate dalla tecnologia digitale, al secolo "digitale terrestre".
Così, invece, noi poveri "terrestri", vedremo che le risorse che lo Stato poteva incassare, in tal modo, le incasserà facendogli spiccare il volo dalle tasche di molti di noi, chi più, chi meno.
Ma perchè non si è voluto incassare una tale ammontare di risorse attraverso queste aste ?
Leggete il link e fatevi un'idea, se già non vi è venuta in mente.

giovedì 1 luglio 2010

La superficie


Lo specchio come sapete mostra immagini. Ma si sa lo specchio le mostra sulla propria superficie e sta poi a noi coglierne il significato ed andare in profondità.
Le generalizzazioni non mi sono mai piaciute. Chi ha letto vari post editi in questo blog, conosce Giovambattista Adornato, il qualunquista incazzato. Avrete visto come egli sia il campione unico ed indiscusso della generalizzazione e per questo della contraddizione diretta e costante in ogni sua affermazione.
Non mi piace quando si parla di extracomunitari, quale sinonimo e generalizzazione di delinquente, perchè vi sono anche quelli che vivono onestamente in Italia e producono ricchezza per il Paese. Non mi piace quando si parla di politici quale metafora di "tutto chiacchiere e distintivo", perchè ve ne sono anche di quelli che credono ed operano in politica perchè la considerano sulla base dell'accezione nobile che il termine ha. Non mi piace quando si generalizza e si usa il termine imprenditori per connotare, coloro che rischiano in prima persona ed operano nel mercato per sviluppare la propria "impresa", perchè vi sono anche quelli che operano in mercati artificiali, costruiti sulle tangenti.
Così allo stesso modo non ho mai apprezzato coloro che indicano con il termine dipendente pubblico un genere di persone che nulla fanno (fannulloni) se non prendere lo stipendio a fine mese, non generando alcun beneficio per la collettività.
Non apprezzo tale opera di generalizzazione per vari motivi.
Innanzitutto, nel presentare la manovra economica ed il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici per i prossimi 4 anni, si è detto che ciò è giustificato anche dal fatto che detti stipendi negli ultimi anni sono cresciuti più di quelli del settore privato.
Primo motivo di dissenso sta nel fatto che occorre vedere come è stata calcolata la dinamica degli stipendi pubblici, insomma la storia del pollo in media ... se si inserisce nel calcolo degli sipendi quelli dei manager, dei diplomatici assieme a quella dei semplici impiegati, si ha che in media c'è un pollo a testa, ma qualcuno ne mangia due e l'altro nessuno. Sarebbe come calcolare gli stipendi dei dipendenti privati sommando quelli degli impiegati, degli operai e dei grandi manager.
Secondo motivo di dissenso: è triste che venga sollecitata una guerra tra poveri, ovvero tra lavoratori dipendenti pubblici e privati, dicendo magari che questi ultimi hanno spesso un posto precario, e quelli pubblici sono colpevoli anche perchè hanno un lavoro "quasi" certo. Insomma, tempo fa la Unione Europea aveva rivelato che l'Italia quanto a stipendi dei lavoratori dipendenti (pubblici e privati) ha uno dei livelli più bassi d'Europa.
Se poi nel mondo dei "privati" c'è molto precariato, non si dovrebbe colpevolizzare chi ha un posto più stabile, reo solo di aver maggiore fortuna ... il compito di chi ci amministra dovrebbe essere quello di creare maggiore stabilità del lavoro. Insomma è come invocare che in Italia si abbassi il tenore di vita e si allarghi la fascia di povertà, perchè in questi anni siamo stati meglio del Burkina Faso o del Bangladesh e quindi abbiamo una "colpa da espiare" visto il confronto.
Ultimo motivo di dissenso: si parla di dipendenti pubblici sinonimo di fannulloni e di Pubblica Amministrazione metafora di inefficienza ed inutilità.
Se però si va oltre la superficie si scopre che pubblico servizio è sinonimo di:
- scuola ed asili ... e quando aumentano le rette degli asili o per un giorno non c'è scuola od asilio non si sa dove portare i propri figli, se non si ha l'ancora di "salvezza" dei nonni, che magari avrebbero diritto al riposo della pensione;
- polizia, vigili del fuoco, e forze dell'ordine in genere ... e quindi di scopre dopo un furto odi fronte a fenomeni di teppismo in luoghi pubblici, che non c'è abbastanza presidio del territorio e contrasto di questi fenomeni;
- lotta all'evasione, al lavoro sommerso ... perchè ci fanno credere che per contrastare l'evasione e far contribuire tutti in base alla propria capacità, bastino solo le leggi, nascondendoci il fatto che vi sono uomini, dipendenti pubblici, che devono operare per incassare materialmente quello che non è stato pagato prima. La manovra, ci viene detto, è imperniata sulla lotta all'evasione, ma poi scopriamo che nella stessa manovra si vieta agli ispettori di utilizzare la propria auto per fare questo lavoro ispettivo, in quanto gli enti preposti non hanno auto di servizio o le hanno in numero insufficiente. Non è una mia tesi questa ma tale aspetto lo scopriamo solo leggendo articoli di giornale (link), perchè la Tv non ci informa.
- ospedali e sanità in genere ... e lo scopriamo quando abbiamo un'emergenza in un pronto soccorso o, se malati, scopriamo di non essere altrettanto fortunati come alcuni nostri amministratori che possono rivolgersi a cliniche estere (Svizzzere), anche solo per far nascere i propri nipoti;
- ecc., ecc.
Anche chi ha studiato poco l'economia (non occore la laurea) avrà compreso che la spesa o meglio un euro in più di spesa non è inutile solo pechè è erogata a favore di un servizio pubblico o privato, ma è inutile od utile in base al rapporto, detto in termini grezzi, di giusto equilibrio con l'aumento di utilità che genera. In termini più accademici, sulla base della teoria marginalista, quella spesa è "proficua" se l'utilità marginale di quell'euro speso è pari almeno all'utilità marginale del servizio (pubblico o privato) che con esso è stato reso. A volte anche nel settore privato si erogano emolumenti a manager che non hanno generato un'utilità con la propria opera, ma che invece hanno ingenerato crisi nelle imprese od addirittura crisi economiche mondiali (leggi recente crisi finanziaria).
Insomma, più che generalizzazioni, vorremo, da chi ci amministra, le soluzioni e che non si fermino alla superficie, ma analizzino quali servizi pubblici servono e gli diano strumenti sufficienti per renderli alla collettività. Altrimenti tutto è demagogia e nel lamentio generale non si sa più chi ne abbia motivi validi o meno (vedi link).
In ultimo, rivelo qual'è stata la fonte ispiratrice dello specchio per scrivere questo post ?
Ho letto una lettera aperta di una dipendente pubblica, edita dal Messaggero.it (per chi volesse leggere la nota interamente riporto il link).
Nella citata lettera, l'autrice, quasi alla fine del proprio messaggio, scrive "...Io spero, anche se non ci credo, che qualcuno mi renda giustizia e dia voce alla mia protesta".
Ho voluto dimostrare che l'autrice si sbagliava: credici perchè qualcuno ti da voce.
Riporto degli stralci della lettera:
Mi chiamo Santioni Lorena e sono impiegata all'Agenzia del Territorio di Perugia. Sono una dipendente pubblica ... sono sinceramente stanca di essere usata un po' da tutti come capro espiatorio: io non credo che sia colpa mia o dei lavoratori pubblici se abbiamo questo enorme debito, credo piuttosto che siano ben altri i colpevoli da ricercare.
Purtroppo il non avere "voce" e identita' permette a tutti di poterci schiaffeggiare e toglierci dignita', oltretutto con un largo consenso, perche' in questa lotta tra poveri e' chiaro e normalissimo che per chi e' in cassa integrazione o perde il lavoro noi siamo privilegiati.
Le varie caste ... ci mettono gli uni contro gli altri ed a nessuno viene in mente che alla fine la maggior parte dei lavoratori pubblici o privati sono solo carne da macello.
Io credo che non sia una colpa essere una dipendente pubblica e non sia neanche una colpa, presidente Berlusconi, essere" sicuri" del proprio posto di lavoro semmai dovrebbero essere tutti gli altri, certi di avere le stesse tutele perche' il lavoro e' la base su cui si costruisce la propria vita, e' la possibilita' di crearti una famiglia, mettere al mondo dei figli fare cose cosi' grandi e nello stesso tempo tanto banali che non dovrebbero essere viste come un miraggio.
Vi invio il mio Cud e il mio cedolino . Questi sono gli importi dopo 33 anni di vita lavorativa ... 26.716 euro il Cud, 1364 euro lo stipendio di maggio.
Con una sola manovra non solo mi bloccano il rinnovo del contratto,diventato tra l'altro triennale ... ma mi attaccano sulla liquidazione, sul fondo di previdenza,sul salario accessorio che per inciso per me, come per tutti i dipendenti delle Agenzie fiscali e' liquidato stilando una graduatoria di risultato.
Gia' il Ministro Brunetta ... lui che parla sempre di meritocrazia. Per ogni governo di destra o di sinistra noi siamo l'acquasantiera a cui attingere per risanare i conti pubblici, e cosi'...,si taglia il possibile e l'impossibile senza andare tanto per il sottile. C'e' un pubblico impiego da centomila, duecentomila a salire e un pubblico impiego con uno stipendio come il mio, su cui qualsiasi taglio o un contratto congelato significa allungare la lista delle cose a cui obbligatoriamente rinunciare.
Questo significa che da oggi al 2013 , se non cambia qualcosa, il mio stipendio rimarra' al palo mentre per i prezzi e le tariffe non sara' cosi'. ... con due figlie adulte di cui una molto molto precaria,
io sono l'unica, devo fare anche le veci dello Stato (chiamasi "Welfare") perche' sono" gli Ammortizzatori sociali " per le mie figlie, cosi' come sono stata " i Servizi" per i miei genitori che, gravemente malati, per loro fortuna sono morti ... anche se lavoro nell'inviso pubblico impiego, e questa come ripeto, non e' certamente una colpa, sono come tanti altri lavoratori di questo settore, una persona che ha sempre lavorato e a tal proposito allego una nota di merito che ho ricevuto dal Direttore del mio Ufficio.

Uomini senza paura, ma pure senza vergogna


La frase "uomini senza paura" è sempre stata usata per rappresentare quegli uomini pronti a tutto pur di far trionfare una causa giusta, insomma quasi un sinonimo di eroe. Peraltro, si è sempre usato dire e scrivere una frase ed un concetto più ampio "uomini senza macchia e senza paura".
Gli uomini di cui parlo io, sono invece uomini di altro tipo rispetto agli eroi, ovvero uomini senza paura nel senso di senza timore di fare cose capaci di suscitare sdegno nei cittadini, ma in questo senso, quindi, uomini senza il sentimento della vergogna (lascio decidere voi se sono poi uomini anche senza macchia).
Purtroppo, siamo ormai così bombardati da notizie che ci raccontano scelte politiche, a dir poco discutibili e che potrebbero farci indignare, far nascere un sentimento di rigetto che non riusciamo quasi più a "sentire". Ormai queste notizie si accavallano così tumultuosamente, quasi uno tsunami, che molti di noi non sono capaci più di provare un senso di rifiuto e altri non ne hanno più la forza.
Di chi e cosa sto scrivendo ?
Oggi a Roma si è svolta la manifestazione dei giornalisti contro la legge sulle intercettazioni. Ormai conoscono la questione pure i muri ed ormai molti, se non tutti, hanno compreso i motivi del perchè si vuole questa legge e soprattutto perchè l'urgenza di approvarla entro le vacanze, sebbene da più parti, non ultimo il Capo dello Stato, vengano sottolineate le "criticità" insite nel testo di legge.
Simpatico (se così vogliamo dire) il siparietto Fini e Bondi con tanto di amorevole "litigarella" (Fini ed i finiani abbiano coraggio e concludano l'esperienza di questo Governo, che si può fare di meglio).
Ma non è di questo che scrivo. O meglio questa è solo una questione, perchè c'è poi la manovra e l'evidenza che i tagli sono solo a danno dei deboli (basta vedere i retro front in atto nei tagli), la questione del ministro Btancher, ecc., ecc.
Quello che, però, mi ha fatto scrivere il post è è l'ultimo episodio in ordine di tempo e l'evidenza che questi uomini sono senza paura e timore nel prendere qualsiasi decisione politica, anche quelle che dovrebbero farci indignare, solo perchè sono senza vergogna (decidete voi se sono anche senza macchia). La vicenda è l'ampliamento del "lodo Alfano".
Ricorderete come la Corte Costituzionale ne avesse decretato l'incostituzionalità.
Ebbene, come se non bastasse e se nulla fosse, in Parlamento si sta lavorando per un ampliamento del Lodo Alfano, che si estenderebbe al Presidente del Consiglio dei Ministri ed ai Ministri anche per i processi in corso prima dell'elezione e della loro nomina.
Che dire: ... a pensare male è peccato, ma ... .
Dite Voi. Per il momento, però, riporto ciò che ha detto Bossi in sostanza: le modifiche sono “piccole cose”ed ha aggiunto che “il Presidente del Consiglio deve badare a un Paese: qualcosa gli devi”.
Io non so cosa gli devo, ditemelo voi. Ma una domanda la faccio ai leghisti convinti, che anni fa gridavano contro i tangentisti e la prima repubblica: sono convinti che per il federalismo tutto si può lasciar stare? Per avere il federalismo devono "qualsiasi cosa" al Presidente del Consiglio"?
Vedono Bossi ancora oggi allo stesso modo ?
Per chi lo volesse vedere, gli fornisco un link che riporta una foto veramente carina, in cui Bossi e Berlusconi sembrano due teneri piccioncini ... che dolcezza !!!