giovedì 1 luglio 2010

Uomini senza paura, ma pure senza vergogna


La frase "uomini senza paura" è sempre stata usata per rappresentare quegli uomini pronti a tutto pur di far trionfare una causa giusta, insomma quasi un sinonimo di eroe. Peraltro, si è sempre usato dire e scrivere una frase ed un concetto più ampio "uomini senza macchia e senza paura".
Gli uomini di cui parlo io, sono invece uomini di altro tipo rispetto agli eroi, ovvero uomini senza paura nel senso di senza timore di fare cose capaci di suscitare sdegno nei cittadini, ma in questo senso, quindi, uomini senza il sentimento della vergogna (lascio decidere voi se sono poi uomini anche senza macchia).
Purtroppo, siamo ormai così bombardati da notizie che ci raccontano scelte politiche, a dir poco discutibili e che potrebbero farci indignare, far nascere un sentimento di rigetto che non riusciamo quasi più a "sentire". Ormai queste notizie si accavallano così tumultuosamente, quasi uno tsunami, che molti di noi non sono capaci più di provare un senso di rifiuto e altri non ne hanno più la forza.
Di chi e cosa sto scrivendo ?
Oggi a Roma si è svolta la manifestazione dei giornalisti contro la legge sulle intercettazioni. Ormai conoscono la questione pure i muri ed ormai molti, se non tutti, hanno compreso i motivi del perchè si vuole questa legge e soprattutto perchè l'urgenza di approvarla entro le vacanze, sebbene da più parti, non ultimo il Capo dello Stato, vengano sottolineate le "criticità" insite nel testo di legge.
Simpatico (se così vogliamo dire) il siparietto Fini e Bondi con tanto di amorevole "litigarella" (Fini ed i finiani abbiano coraggio e concludano l'esperienza di questo Governo, che si può fare di meglio).
Ma non è di questo che scrivo. O meglio questa è solo una questione, perchè c'è poi la manovra e l'evidenza che i tagli sono solo a danno dei deboli (basta vedere i retro front in atto nei tagli), la questione del ministro Btancher, ecc., ecc.
Quello che, però, mi ha fatto scrivere il post è è l'ultimo episodio in ordine di tempo e l'evidenza che questi uomini sono senza paura e timore nel prendere qualsiasi decisione politica, anche quelle che dovrebbero farci indignare, solo perchè sono senza vergogna (decidete voi se sono anche senza macchia). La vicenda è l'ampliamento del "lodo Alfano".
Ricorderete come la Corte Costituzionale ne avesse decretato l'incostituzionalità.
Ebbene, come se non bastasse e se nulla fosse, in Parlamento si sta lavorando per un ampliamento del Lodo Alfano, che si estenderebbe al Presidente del Consiglio dei Ministri ed ai Ministri anche per i processi in corso prima dell'elezione e della loro nomina.
Che dire: ... a pensare male è peccato, ma ... .
Dite Voi. Per il momento, però, riporto ciò che ha detto Bossi in sostanza: le modifiche sono “piccole cose”ed ha aggiunto che “il Presidente del Consiglio deve badare a un Paese: qualcosa gli devi”.
Io non so cosa gli devo, ditemelo voi. Ma una domanda la faccio ai leghisti convinti, che anni fa gridavano contro i tangentisti e la prima repubblica: sono convinti che per il federalismo tutto si può lasciar stare? Per avere il federalismo devono "qualsiasi cosa" al Presidente del Consiglio"?
Vedono Bossi ancora oggi allo stesso modo ?
Per chi lo volesse vedere, gli fornisco un link che riporta una foto veramente carina, in cui Bossi e Berlusconi sembrano due teneri piccioncini ... che dolcezza !!!

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