giovedì 24 giugno 2010

Dammi tre ... domande


Qualche estate fa ebbe grande successo una canzone dal titolo "Dammi tre parole".
Se non ricordo male le tre parole erano pure banali, "sole, cuore e amore", ma ebbe successo; forse perchè in estate le cose leggere sono più gradite.
Così, proprio all'inizio dell'estate, scrivo questo post, parafrasando il titolo della canzone per dargli un titolo.
Nel mio caso però allo specchio non ho chiesto parole, ma domande e ne ho chieste più di tre, in verità.
Prima domanda:
La manovra europea, la sua equità, l'apporto di ciascuno in base alla propria capacità contributiva ed infine il taglio delle spese.
Non voglio disquisire sul contenuto della manovra, anche se avrei da dire. Per un sintesi offro un link interessante. Non commento i contenuti, anche perchè ancora il dibattito è aperto ed il decreto deve essere convertito ... ma sembra che la priorità siano le intercettazioni (ne parleremo).
Non è però sfuggito ad alcuno che in gran parte è una manovra per tagliare le spese.
Prima della conversione, fioccano gli emendamenti e tra le altre questioni il balletto più spettacolare quello sulle Province: province sì, province no e vanno abolite. Ormai è chiaro che i tagli avverranno dove è più facile farli e dove la controparte è più debole. Vedi i lavoratori pubblici, da mesi presi a picconate da Brunetta (che dovrebbe viceversa "far funzionare" la Funzione Pubblica in quanto Ministro e preposto ad essa).
Tornando al tema, i tagli vi saranno dove la controparte è più debole ed infatti le Province resteranno tutte anche quelle minuscole e dopo la minaccia dei Presidenti delle Regioni di rimettere le funzioni forse qualche modifica ci sarà anche per loro.
ma la domanda è su altro tema. Domenica a Pontida c'era Bossi. Aveva accanto il figlio "trota", che recentemente è stato eletto consigliere regionale in lombardia, dando grande soddisfazione al padre che commentò allora: "Renzo è bravo e mi dà una mano, corre da tutte le parti e viene a tutti i comizi. Forse ha trovato la sua strada".
Appunto Bossi (con il "bravo figlio" che ha trovato la strada per seguire Papà ai comizi) ha detto chiaramente che il Ministro per il federalismo è LUI, ed il federalismi lo fanno LUI e Calderoli.
Il problema è che l'ha detto il giorno dopo che è stato nominato un nuovo ministro, Aldo Brancher, dando vita ad un nuovo Ministero, appunto quello per "l'attuazione del federalismo".
Domanda: ma visto che siamo in tema e periodi di tagli alla spesa, ma bisognava spendere soldi per nominare un ministro e creare un ministero che non serve a nulla per parole dette da Bossi ?
Del resto anche il neo ministro ha confermato: "non toccherò le competenze di Bossi o Calderoli, a me spetterà la fine del percorso".
Ed allora sotto domanda: ma il federalismo è una specie si staffetta, oppure non lo sappiamo ed in Padania ci svolgeranno le prossime olimpiadi con Bossi, Calderoli e Brancher a fare gli ultimi tre tedofori che portano la fiaccola ?
Ci rassicura comunque tremonti che ha detto "il neo minsitero" sarà un ministero light.
Ho iniziato a scrivere il post martedì 22 giugno e dopo aver formulato queste domande avevo deciso di fonirvi il link di Wilkipedia per chi, come me, non conoscendolo, avesse voluto avere notizie su Brancher. In sintesi, per quanto scritto su Wilhipedie (riporto quanto lì scritto e quindi non me ne ritengo responsabile): prima di intraprendere la carriera politica è stato prete Paolino, braccio destro di Don Emilio mmmana, che aprì il primo Ufficio di Pubblicità di Famiglia Cristiana. Carriera politica iniziata nel 1999, ma naturalmente solo dopo aver collaborato come dirigente indovinate in quale gruppo ... nel gruppo Fininvest.
Altre notizie ? Detenuto per 3 mesi a San Vittore, a seguito dell'inchiesta mani pulite, è stato scarcerato pe decorrenza dei termini di custodia cautelare e condannato in primo grado ed in appello per falso in bilancio e finanziamento illecito al PSI. In Cassazione il secondo reato è andato in prescrizione, mentre il primo è stato depenalizzato.
Per il resto vedete Wilkipedia, a cui anch'io mi sono rimesso nel riportare il sunto, non conoscendo nulla della persona Brancher.
Appena letto tutto ciò ho strabuzzato li occhi, mi son ripeto le domande che sopra ho scritto ... ma perchè questo nuovo Ministero ???? Beh, la risposta è arrivata oggi giovedi 24 giugno. Vi allego link della notizia giornalistica e vi faccio la sintesi: Il neoministro Aldo Brancher ha chiesto di avvalersi del legittimo impendimento nello stralcio del processo per la scalata ad Antonveneta .
Motivo ??? appunto la necessità di organizzare il suo dicastero.

In altre parole, egli come imputato di appropriazione indebita insieme alla moglie (cui è stato invece contestato il reato di ricettazione) avrebbe dovuto presentarsi davanti ai giudici il prossimo 26 giugno. Ha fatto però presente che non può andarci (legittimo impedimento) perchè ha altre cose da fare ... cosa ? essendo Ministro da 4 giorni deve organizzare il nuovo Ministero "light"
Che dire:
1) un grande esempio per l'Italia che lavora, da un grande lavoratore che per troppo impegno non può recarsi come imputato daventi al giudice;
2) non venitemi a dire che il Governo Berlusconi non fa cose utili .. la legge sul legittimo impedimento è stata utilissima al neo ministro, anche lui "fatto", cioè nominato dal Governo Berlusconi;
3) è arrivata la risposa alla domanda. Visto che anche Bossi ha definito il nuovo Ministero inutile, si è capito, forse a cosa serve questo nuovo ministero ... al Ministro per essere "legittimamente impedito" e non recarsi, per il momento, in aula giudiziaria quale imputato.

Se il tutto non fosse vero, vi sembrerebbe di leggere no dei miei post inseriti nella sezione autoironia caricaturale!!!

Seconda domanda:
Sono mesi che leggiamo notizie sulle tangenti ed intrallazzi legati alle cosiddette "grandi opere", alla ricostruzione post sisma, ed alle opere per il G8 alla Maddalena. I nomi, quanto ad imprenditori, erano sempre gli stessi, mentre, quanto a politici, si è arrivati sino al Ministro Scajola.
Pensavamo fosse finita; invece ora è arrivato anche l'ex ministro delle Infrastrutture Lunardi, sempre Governo Berlusconi, quello, diciamo, Pre Prodi (vi ricorderete le questioni TAV, Ponte sullo stretto, ecc.).
Ma la novità è che siamo arrivati anche al Governo dello Stato Vaticano se così vogliamo dire. Infatti tre gli indagati c'è ora il Cardinale Sepe
La questione è sempre legata a quell'inchiesta ormai chiamata della cosiddetta «cricca» relativa ai Grandi eventi. Corruzione è il reato contestato a entrambi. L'indagine riguarda, in particolare, la ristrutturazione e la vendita di alcuni immobili di Propaganda Fide nel 2005, il cui responsabile era all'epoca il cardinale Sepe. Per inciso, i beni di Propaganda Fide, costituiscono un patrimonio immenso (oltre 9 miliardi di euro) gestito in totale autonomia dalla Congregazione.
Anche per quanto riguarda Lunardi l'accusa fa riferimento alla ristrutturazione e alla vendita di un immobile. Si sa, l'abbiamo visto con Scajola, noi italiani puntiamo sempre sul mattone quando c'è da investire ... tanto che riusciamo anche a farci comprare case da altri "senza saperlo".
Neanche a dirlo, nella questione risulterebbe coinvolto il costruttore Diego Anemone, neanche a ridirlo, in entrambe le operazioni sarebbe coinvolto l'ex presidente del Consiglio dei lavori pubblici Angelo Balducci.
Ps. nei giorni scorsi il nome di Sepe era venuto fuori anche perchè si parlava di una sua testimonianza di fronte ai magistrati di Perugia per la vicenda dell'alloggio romano dato in uso ... indovinate a chi ? a Bertolaso.
Secondo quanto è emerso l'accusa vuole avere chiarimenti sul fatto che l'organismo rappresentato dal cardinale avrebbe ceduto a Lunardi degli immobili ad un prezzo di molto inferiore a quello di mercato, mentre sempre l'organismo predetto avrebbe ricevuto ingenti contributi pubblici per la ristrutturazione di un immobile di sua proprietà in Piazza di Spagna.
Il Cardinale Sepe ha riferito che chiarirà tutto e che i contributi erano in verità un risarcimento per il fatto che l'immobile risultava aver subito danni per il transito della metropolitana.
Domanda: Potranno sperare di ricevere risarcimenti anche tutti i romani che hanno proprietà immobiliari sotto cui transita la metropolitana ?
Non so rispondervi, ma come ha detto lo stesso Sepe, commentando la vicenda :"La verità vince sempre"; allora fiduciosi non possiamo che attendere, anche se lo slogan che Sepe cita sempre ai fedeli e che ha usato anche stavolta («A Maronna v'accumpagna») lo lascerei stare: penso che nel mondo la Madonna abbia altro a che pensare.
La domanda l'ho posta, rispondete voi. Però rispondo io ad una domanda che forse qualcuno di voi s'è posto. Ma Sepe come conosceva Bertolaso e Balducci, visto il diverso campo in cui operano. Non so quando sia nata veramente la conoscenza, ma sicuramente si son frequentati nell'Anno Santo, in cui Sepe seguiva i preparativi per il Giubileo, collaborando tra l'altro con Angelo Balducci e Guido Bertolaso entrambi incaricati dallo Stato Italiano nella preparazione dell'evento.

Terza domanda:
Ho iniziato a Scrivere sulla questione sempre martedì scorso, prima che si sapesse l'esito del referendum, promosso dai Sindacati favorevoli all'accordo con Fiat. Il post esce quando è noto lo "scontato" esito del voto. Dico scontato e scriverò perchè. Per chi si fosse distratto faccio un sunto. Fiat propone ai lavoratori un accordo per portare la produzione della Panda in Italia (sì perchè oggi venivano prodotte in Polonia). Chi sostiene l'accordo, lo fa sostenendo la tesi di un rilancio della produzione della Fiat in Italia, chi è contrario sostiene che l'accordo prevede una forte contrazione dei diritti dei lavoratori (es. il diritto di sciopero) oltre ad un'organizzazione del lavoro inaccettabile dai lavoratori.
Non stiamo qui a verificare chi abbia o meno ragione, dovendo leggere quanto meno prima l'accordo.
Però una domanda la pongo allo Specchio e se volete provate a rispondere Voi.
Ho ascoltato le interviste ai lavoratori che si recavano al voto. Ho sentito coloro che esprimevano parere favorevole, i quali motivavano tutti allo stesso modo. In sintesi, votavano sì perchè almeno si poteva parlare per qualche anno di lavoro, quando da mesi tutti loro sono in cassa integrazione.
Ecco la domanda: Qual'è contenuto e valore si può dare al voto favorevole ad un accordo proposto dal datore di lavoro, quando hai come alternativa il non lavoro, la fine prossima della cassa integrazione e la fame in famiglia?
In altri termini, chi voterà sì, lo farà perchè condivide il contenuto dell'accordo?
Tradotto in termini, diciamo, socio- fiolosofici: E' normale un Paese che vede i lavoratori della sua più grande impresa, quanto meno in senso storico, dover decidere se dire sì ad un accordo, senza poterne valutare serenamente i contenuti, dovendo, invece, scegliere tra questo e la disoccupazione (o semmai l'emigrazione in Polonia) ?

Quarta domanda:
Sembra che la questione più impellente per il Governo sia far approvare la legge sulle intercettazioni telefoniche. Anche il pericolo crisi economica pare venir dopo e la conversione del decreto "manovra economica" non è più urgente della legge sulle intercettazioni.
Come dire, in altre parole, è' esplosa in tutta la sua grandezza la problematica Privacy. Sì perchè a sentire che sostiene questa legge, il motivo per cui la si vuole è per frenare l'invasione alla sfera privata che le intercettazione hanno posto in essere. In gran parte Berlusconi ha più volte affermato di voler cambiare la Costituzione, ma c'è proprio questo principio costituzionale che vuol difendere a spada tratta (neanche Don Chisciotte contro i mulini a vento potè tanto): la riservatezza delle comunicazioni private. La difesa di questo Principio Costituzionale per lui, viene dopo la manovra ovvero dopo un altro principio-diritto costituzionale: quello al lavoro.
Domanda: sentite anche voi come prioritaria la difesa del diritto alla privacy rispetto alla difesa del diritto al lavoro ?
Quando parlate al telefono vi sentite minacciati se qualcuno vi ascolta (discorso escluso per i mariti che hanno paura che la moglie li ascolti mentre parlano al cellulare) ?

Quinta domanda
E' apparsa su vari mezzi di stampa la notizia della Drastica riduzione del consumo di droghe nel 2009 (in viola sempre il link).
Il totale dei fruitori (sia occasionali che abituali) è di circa 2.924.500, rispetto ai 3.934.450 persone stimate nel 2008. In termini di percentuali il calo è del 25,7%.
Chi lo dice ? La Relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze, consegnata ieri ai vertici delle istituzioni, e illustrata oggi a Palazzo Chigi dal sottosegretario Carlo Giovanardi. Il sottosegretario sostiene che ciò sia dovuto all'attività di repressione e prevenzione.
Ma viene detto che, ad imprimere un cambio di rotta ci ha pensato anche la crisi economica, che ha evidentemente imposto una sorta di austerity nei consumi.
INCREDIBILE!!! Dobbiamo rallegrarci con la crisi economica.
Domanda: quindi se tra i nostri giovani ci sono più disoccupati, dobbiamo dire ALLEGRIA! perchè sicuramente abbiamo anche meno potenziali consumatori di droghe.
Non conosco la risposta ... datela voi. Una certezza c'è ... come dicono le testate giornalistiche, Giovanardi non ha nascosto la propria soddisfazione. Ha però aggiunto e rimarcato che c'è del lavoro che resta da fare.
Altra domanda: quale lavoro ? accrescere la crisi economica per far diminuire ancora i potenziali consumatori di droga ?
A parte le facile battute. E' stato anche detto che però per effetto della crisi, comincia a farsi avanti un nuovo fenomeno, lo spostamento, soprattutto nei consumatori occasionali, verso gli alcolici, in quanto più accessibili e meno costosi. Insomma poco da stare allegri, magari accade come in Russia, paese consumatore di alcolici, specie la vodka, che siccome cosava troppo, viene fatta in casa con sostanze altamente tossiche e dannosissime per la salute
Domanda: Finiamo con una battuta ?
Ma sì. Viene detto che la droga viaggia sempre più sul web.... non cercatela però qui lo specchio "spaccia" un altro tipo di stupefacenti: ad esempio notizie che non sembrano vere, ma che, ahime, lo sono!

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