martedì 26 aprile 2011

La macchina del Capo: meglio perdere la faccia che tenere quella (da) c... he si ha



Fossi vissuto cent'anni fa, avrei detto: "riprendiamo penna e calamaio";
venti anni fa, avrei iniziato questo post, scrivendo: "riprendiamo foglio e penna";
oggi, invece, digito: "riprendiamo mouse e tastiera".
Tutto questo per dire che torno a scrivere, dopo un pò di tempo.
In verità in questo periodo non sono solo rimasto ad ascoltare e leggere, ma ho raccolto, per così dire, un pò di appunti ed ho atteso per portarli nella rete.
Siccome poi, in questi giorni, più amici lettori ed amici m'hanno chiesto perchè non scrivevo più, ho compreso che era ora di rompere l'attesa (fa sempre piacere sentire che qualcuno aspetta quelle due righe, anzi, diciamo più di due, ... non brillo per sintesi, ma prometto: d'ora in avanti ci riuscirò - scrisse il blogger marinaio).
Veniamo al titolo. Ho pensato di pubblicare una serie di post, tutti con il titolo "La macchina del capo", ma, ogni volta, con un diverso sotto titolo (variabile in relazione allo specifico tema trattato).
Spiego subito il perchè del titolo. Chissà quanti ricorderanno (o per averla cantata da piccoli, o perchè la cantavano ai propri bimbi) la canzoncina che ha proprio questo titolo.
Il ritornello che fa "La macchina del capo ha un buco nella gomma e noi l'aggiusteremo con il chewing-gum".
Strofa azzeccatissima per descrivere, quello cui abbiamo assistito negli ultimi giorni, osservando i lavori in Parlamento.
Un'intera maggioranza, tutta una serie di deputati eletti (nominati) impegnatissimi a lavorare per il Capo, che ha un buco nella gomma (vedi i processi) e loro occupatissimi a ripararla con il chewing-gum (processo breve, ecc.).

Dapprima il voto in Parlamento per il caso Ruby: la maggioranza (314 sì e 302 no) ha in questo modo deciso che Berlusconi nel telefonare in questura ha agito per interesse pubblico in veste di Presidente del Consiglio, per evitare un incidente diplomatico, in quanto era convinto che Ruby fosse la nipote del premier. Abbiamo quindi un Capo del Governo tanto credulone che chissà dove ci porterà se è così ingenuo da non sapere esattamente chi si porta a casa.

Si passa poi alla norme sul "processo breve". Lo stesso Ministro della giustizia Alfano ha affermato che la norma riguarderà pochi casi, cioè porterà alla conclusione senza sentenza per pochi processi. A parte che anche solo un caso di mancata giustizia dovrebbe farci indignare, ma la domanda è: se la norma è così poco influente e rilevante perchè tutta quest'attività della maggioranza che ha bloccato il Parlamento solo su questa questione ? La risposta è forse che basta che la norma blocchi almeno "un" processo e per la maggioranza sarà sufficiente (riparazione di una gomma bucata). Le parole di Alfano sono state "incide in termini molto tenui solo sul versante degli incensurati''. E pensare che lo stesso Alfano solo un mese prima affermava: "ritireremo la norma sul processo breve". Ma si sa quando la macchina del capo ha un buco nella gomma, la si deve riparare con il chewing gum.
Comprendiamoli: meglio perdere la faccia, piuttosto che tenere quella (da) c... he si ha.
Si dice che Alfano sarà l'erede di Berlusconi ... stiamo freschi abbiamo l'allievo migliore di Pinocchio.

Si è arrivati, poi alla questione nucleare ed al Governo che fa approvare la norma che blocca il programma sul nucleare (approvato solo un anno fa). Ma com'è il Governo ci ha ripensato sul programma e sulla questione energetica ? si è ricreduto visto l'anniversario di Chernobyl e la catastrofe in Giappone ? Lo ha fatto anche se pochi giorni fa il ministro allo sviluppo economico, Romani, affermava che non ci si doveva far guidare dall'emotività per il caso giapponese ?
Niente affatto; oggi Silvio Berlusconi ha svelato (come se non lo si era capito) il bluff: senza la norma si andava al referendum ed addio nucleare (bella prova di democrazia, a volte si esalta il voto quando favorevole ed altre se ne ha paura e lo si disprezza, evitandolo!!!).
La banda dei Pinocchi!!! Sì, perchè il problema non è tanto l'addio al nucleare in caso di referendum, ma la questione è non far andare a votare per i referendum perchè si vota anche sull'acqua che vuol essere privatizzata e, soprattutto, sulla legge sul legittimo impedimento (ancora i suoi processi). Allora il prossimo 12 e 13 giugno (link per chi vuole approfondire).

Ma parleremo nei prossimi post delle varie questioni: giustizia, guerra libica, energia e fonti energetiche, ecc.

Prima di chiudere riporto un brano che non conoscevo e che un'amica mi ha inviato:

"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perchè il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini ? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un pò ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo, abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."
Questo brano è scritto da Elsa Morante, nell'anno 1945 ("Pagine autobiografiche postume") e, naturalmente, si riferisce a Mussolini.
Nei prossimi post "la macchina del capo" cercherò di spiegare perchè questo brano si palesa molto attuale, specie negli ultimi passaggi.
In merito a questo brano, c'è un'unica incertezza, ma che riguarda la forma, ovvero il modo in cui lo si può commentare:
- si può dire che non sembra passato un giorno da allora;
- oppure si può dire che ci sembra che il tempo corra veloce, ma ci ritrova sempre al punto di partenza.
L'unica certezza riguarda la sostanza: ci sono cose che non cambiano mai e di questo ci si dovrebbe preoccupare.

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