venerdì 18 dicembre 2009

La libertà del c...


Scusate il titolo , ma sono inc...

Non come lo è Adornato, di nome Giovambattista, cioè in modo qualunquista, ma in modo pertinente e puntuale.

In un mio recente post avevo trattato di temi, quali i vangeli apocrifi, l'opera di Kasantzakis ed in modo più ampio della figura di Cristo, del mistero che ruota intorno alla sua figura, le domande che ci pone, il suo profilo umano, prima ancora che divino.

Ebbene trattando di questi temi, non si può dimenticare uno scrittore, premio nobel per la letteratura, che tra le tante opere ha scritto "il vangelo secondo Gesù".

Dicevo che non lo si può dimenticare e, invece, qualcuno lo vorrebbe far dimenticare. Più che qualcuno una casa editrice; e non perchè non sia un autore meritevole, ma perchè "parla male" del padrone. Indovinate di quale casa editrice parlo?

Il tutto, appunto, non per strategia commerciale, ma sembrerebbe per degli articoli pubblicati dallo scrittore portoghese sul blog e sulla stampa estera (vedi articolo in "El Pais"), che parlano male di Berlusconi.
Ma perchè la Casa Einaudi ? forse per il fatto che questa Casa Editrice risente ormai dell'influenza della Mondadori ?

Il fatto che ha provocato ampia risonanza, in Italia e non solo, è dovuto anche alla circostanza che la Einaudi ha pubblicato, abitualmente, in Italia le opere di Saramago. La Casa editrice si difende asserendo che: non pubblicherà il libro, non perché anti-berlusconiano, ma perché semplicemente diffamatorio, a prescindere dall’identità del politico preso di mira da Saramago.

Il libro sarà pubblicato comunque in Italia dall’altra editrice torinese, Bollati Boringhieri, che dichiara di non temere querele.
Evidentemente questa Casa non ha riscontrato il carattere diffamatorio nell'opera, forse anche perchè ha, ancora, una considerazione della letteratura e della libertà di scrittura al pari con quella di Altre Case editrici Europee, visto che il libro è già stato, tranquillamente pubblicato già in Portogallo e Spagna con il titolo “Il quaderno”.
Pensate se nella storia della letteratura, opere che hanno criticato Stati, regimi non fossero stati pubblicati ... certo diciamo che queste opere sono state pubblicate negli altri Paesi, non in quelli criticati od in cui il regime esisteva, in quanto, ovviamente, in tali luoghi erano considerati ... diffamatori.
Non a caso il libro sarà pubblicato un po’ dovunque, dalla Germania all’Inghilterra , evidentemente, all’estero la situazione è diversa in tema di sensibilità diffamatoria.

Sarà un caso il fatto poi che il libro nasce dal blog dello scrittore, nel quale Saramago paragona Berlusconi e Catilina schierandosi sì è vero con con Paolo Flores D’Arcais, ma anche con Andrea Camilleri, che sul quotidiano spagnolo “El Pais” hanno auspicato una «catarsi collettiva che risvegli il civico agire nella parte migliore della società italiana», sostenendo apertamente Antonio Di Pietro nell’attuale contesa politica ?

C'è però da capire Einaudi: immaginate se venisse convocata in giudizio per diffamazione dalla sua stessa proprietà: dopo il processo breve, Berlusconi inventerebbe il processo paradosso.

Per il momento lo struzzo, quello di Einaudi, ha messo la testa sotto la sabbia.

Certo è che resta d'attualità un tema: Libertà degli autori, libertà degli editori.

Io dico, alla faccia della libertà, appunto, viva la libertà del C... .


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