lunedì 28 dicembre 2009

Viva l'Italia


Lo prometto! dopo aver pubblicato alcuni post, che avevo ormai da tempo preparato, ho già pronto un nuovo post a carattere auto ironico, caricaturale ... insomma, uno di quelli finalizzati a parlar d'altro che non sia la cronaca, la politica. In altre parole, un post per alleggerire i toni ed evadere dalla realtà, in una maniera particolare. Il tema quale sarà? le feste di natale naturalmente!
Ma sino ad allora abbiate la pazienza di sopportare qualche post di minor leggerezza, sapendo che farò di tutto per sgravarli del loro peso.
Primo post della serie: Viva l'Italia, ovvero come essere orgoglioso del proprio Paese e convivere con gli altri senza doverne sopportare tutti gli aspetti.
Giorni fa, vi ricorderete senz'altro, dopo la sentenza di colpevolezza di Amanda Knox per l'omicidio di Meredith Kercher, sono apparsi articoli su quotidiani e servizi su Tg televisivi, che raccontavano dell'interessamento della Clinton (Segretario di Stato non un pinco pallino qualunque) nei confronti della citata vicenda. La gran parte di queste articoli e servizi, in pratica, riportavano dichiarazioni della Clinton con cui manifestava, su sollecitazione di una senatrice americana, la propria disponibilità ad ascoltare chiunque avesse dei timori sul fatto che la sentenza fosse stata condizionata da sentimento antiamericano.
Alcuni articoli affermavano proprio che la condanna aveva, infatti, profondamente scosso gli Stati Uniti.

Subito tre riflessioni:
1) non credo che una tal vicenda abbia potuto scuotere profondamente l'intera nazione degli Stati Uniti, specie di fronte a ben altre situazioni che dovrebbero scuoterla in tal modo;
2) non credo che la Clinton, sia così interessata e disponibile ad esaminare siffatta vicenda, dati gli impegni e le questioni che ben più profondamente la assorbono;
3) è fuori discussione che la sentenza sia condizionata dall'anti americanismo che affligge l'Italia e gli italiani, proprio perchè nessun sentimento anti americano ci appartiene.

Semmai è proprio questo il punto che va approfondito e va subito detto che una tale affermazione ci indigna ed offende, perchè un tal sentimento non ci appartiene e prova ne è che ben più tristemente abbiamo mal digerito sentenze e soluzioni che ci hanno reso poca giustizia, senza che ciò intaccasse i sentimenti di collaborazione e convivenza con gli Stati Uniti America.

Non mancano gli esempi:

A) prima vicenda: SIGONELLA E ACHILLE LAURO: parliamo addirittura del 1985 ed il post serve a rinfrescare la memoria. In sintesi, ma è meglio leggere il link, lo scontro e la crisi diplomatica tra i governi del nostro Paese e quello Statunitense avvenne perchè, malgrado l'Achille Lauro era di fatto parte del nostro territorio, in quanto nave italiana, gli Stati uniti volevano condurre un'azione di forza per liberare gli ostaggi, malgrado il parere Italiano e la decisione contraria del nostro governo. Insomma un bel rispetto della sovranità del nostro Paese e buona dimostrazione di filo italianità (altro che avversione e sentimento antiamericano);

B) seconda vicenda FUNIVIA DEL CERMIS: altro link. In sintesi la vicenda è conosciuta anche come strage del Cermis in quanto riferentesi ad un fatto che ha provocato la morte di 20 persone ad opera di un aereo statunitense nei cieli italiani.
E' il 3 febbraio 1998 ed alle 15.13 un aereo militare statunitense decollato dalla base aerea di Aviano, durante un volo di addestramento, trancia i fili della funivia del Cermis in Val di Fiemme, provocando lo schianto al suolo della cabina della funivia, da 80 metri di altezza, in cui si trovavano le venti persone.
Notizia: l'aereo pur danneggiato alla coda ed all'ala fa ritorno alla base ... le venti persone non hanno potuto far altrettanto. Che dire ? sicuramente il pilota, in addestramento, era stato sino ad allora, mal addestrato e chissà se gli hanno tolto il permesso di volare. Di sicuro, in tema di sentenze giuste e non condizionate da anti italianità, vi racconto come è andata.
I pubblici ministeri italiani richiesero di processare i quattro marine in Italia, ma nulla fu riconosciuta la giurisdizione degli USA
Inizialmente tutti e quattro i membri dell'equipaggio furono indagati, ma solo il pilota Richard Ashby e il suo navigatore cap. Joseph Schweitzer comparirono effettivamente davanti al tribunale militare americano per rispondere dell'accusa di omicidio colposo.
Sintesi del proceso:
- la Corte militare accertò che le mappe di bordo non segnalavano i cavi della funivia;
- riconobbe però che l'EA-6B stava volando più velocemente e a un'altitudine molto minore di quanto permesso dalle norme militari (le prescrizioni al tempo imponevano infatti un'altezza di volo di almeno 2000 piedi (609,6 mteri);
- il pilota dichiarò che egli riteneva che l'altezza di volo minima fosse di 1000 piedi (304,8 m). Il cavo fu tranciato a un'altezza di 360 piedi (110 m).
- il pilota sostenne che l'altimetro dell'aereo era mal funzionante, e affermò di non essere stato a conoscenza delle restrizioni di velocità;
RISULTATO: nel marzo del 1999 la giuria assolse Ashby. Anche le accuse di omicidio colposo nei confronti di Schweitzer non ebbero seguito.

Però, quando la giustizia non è mossa da sentimenti anti qualcuno e non è condizionata .... c'è comunque un altro processo, non un secondo grado). Infatti, i due militari furono nuovamente giudicati dalla corte marziale USA ma, stavolta, per intralcio alla giustizia per aver distrutto un nastro video registrato durante il volo nel giorno della tragedia. Per tale capo d'accusa furono riconosciuti colpevoli nel maggio del 1999. Entrambi furono degradati e rimossi dal servizio. Il pilota fu inoltre condannato a sei mesi di detenzione, ma fu rilasciato dopo quattro mesi e mezzo per buona condotta.

Condannati quindi , ma non per omicidio, ma per intralcio alla giustizia ... sic !!!

Però c'è sempre la difesa: nel febbraio 2008 i due piloti hanno impugnato la sentenza e richiesto la revoca della radiazione con disonore, allo scopo di riavere i benefici finanziari spettanti ai militari. Hanno affermato che all'epoca del processo, accusa e difesa strinsero un patto segreto per far cadere l'accusa di omicidio colposo plurimo, ma di aver voluto mantenere l'accusa di intralcio alla giustizia «per soddisfare le pressioni che venivano dall'Italia». È comunque stato riconosciuto che l'aereo viaggiava a bassa quota e che la velocità era eccessiva per gli ostacoli presenti in zona.

La ciliegina: nell'occasione dell'incidente, il marito della Clinton, il caro Bill, allora Presidente USA, si scusò per l'incidente alcuni giorni dopo, e promise alle famiglie delle vittime risarcimenti in denaro.
Risultato: il Senato degli Stati Uniti ha stanziato circa 40 milioni di dollari per i risarcimenti ai familiari delle vittime e per la ricostruzione della funivia, ma nel maggio dello stesso anno lo stanziamento, respinto da una commissione del Congresso, non è stato confermato dal governo nella persona del ministro della difesa. Dei risarcimenti hanno quindi dovuto farsi carico, in prima istanza, la Provincia di Trento (cinquantamila euro per ogni vittima ed il finanziamento della ricostruzione della funivia) e poi l'Italia tutta (rimborso delle somme alla Provincia).

Quindi, se la moglie è tal e quale al marito, allora non ci sono problemi per la promessa di interessarsi alla questione Amanda Knox.

Per dire, però, la piena verità, non possiamo lagnarci di un torto verso il nostro Paese perchè i morti non erano tutti Italiani, che erano solo tre, perchè sette erano tedeschi, cinque belgi, due polacchi, due austriaci e uno olandese. Insomma semmai potevamo parlare di SENTIMENTO ANTI EUROPEO.

C) terza vicenda CALIPARI E SGRENA: dopo il solito link dovrei sintetizzare, ma la questione è più recente (4 marzo 2005) e la ricorderete. Fu ucciso Calipari, un funzionario italiano o meglio il Capo dipartimento del Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare. Da chi? Marines statunitensi. Perchè ? se si potesse scherzare, direi perchè aveva liberato un ostaggio, la giornalista italiana Sgrena, che era nelle mani dei rapitori iracheni. La verità è che l'auto fu colpita da numerosi colpi di arma da fuoco e le ricostruzioni dei militari Americani e di coloro che subirono il fuoco (amico?) son diverse. Anche in questo caso la giustizia Statunitense "non condizionabile da sentimenti di alcun genere" non l'abbiamo vista. L'Italia, con spirito anti americano, il 25 ottobre 2007, attraverso la Terza Corte d'Assise di Roma ha prosciolto l'imputato Mario Lozano, dichiarando il non doversi procedere per difetto di giurisdizione.
Un consiglio: addestrateli meglio questi militari o che siano a terra o che siano in volo non mi pare facciano sempre un granché bene !!!

D) quarta vicenda ABU OMAR: ancora il link a cui vi affido interamente stavolta e vedrete che anche in questo caso di sentimento antiamericano ce n'è ben poco.

La morale e sintesi del Post ? Se i nostri senatori e parlamentari in genere sono rimproverabili per la poca concretezza ed attenzione ai reali problemi della gente che li ha eletti, i senatori Statunitensi brillano, invece, per fantasia. Parlano di spirito anti americano che condiziona una sentenza emessa da giudici italiani per la condanna di una cittadina americana quale omicida A loro parere ciò in assenza di prove e solo perchè ci stan sulle scatole gli americani.
Prima di farsi i film (il cinema italiano è sempre migliore del loro quanto a realismo e concretezza) si vadano a rivedere tanti casi di giustizia nel loro Paese, oltre alle vicende che ho citato. Sì , che in quei casi di prove ce n'erano, eppure quanto a giustizia ...

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