martedì 4 ottobre 2011

Bongiorno giustizia

Non è un saluto di benvenuto quello espresso nel titolo del post, ma solo un gioco di parole per commentare un fatto. Un fatto connesso alla sentenza emessa ieri a conclusione del processo di secondo grado nei confronti di Raffaele Sollecito e Amanda Knox accusati in primo grado per l'omicidio, conosciuto nel mondo come omicidio di Perugia, di cui è stata vittima la studentessa inglese Kercher.
La tentazione potrebbe essere quella di scrivere la propria opinione su detta sentenza, come del resto molti hanno fatto in queste ore. Ma io della questione ne ho già parlato in altri termini in un post del 2009 (fornisco il link per i curiosi che vogliano rileggerlo. Così scrivo di un altro fatto ed ecco il gioco di parole presto svelato.
Molti hanno parlato della sentenza e  l'ha fatto pure proprio l'ex ministro della giustizia Alfano (non un bau bau micio micio qualunque); l'ha fatto pensando così di cogliere l'occasione per il solito slogan populistico e demagogico in difesa del capo, Silvio Berlusconi che gli ha consegnato, così pare, l'eredità del PDL.
Alfano invece di cogliere l'occasione come pensava, ha perso un'occasione per stare zitto. Sì perchè, il commento sulla Sentenza è stato in sintesi: e ora chi paga per gli errori della giustizia, ergo vedete come sbaglia la giustizia specie nei confronti di Berlusconi.
Dimentica Alfano ed è grava che lo faccia proprio l'ex ministro della Giustizia, che esiste un terzo grado e che se ci sono stati errori lo sapremo solo quando anche la Cassazione avrà messo la parola fine.
La cosa poi peggiore è che l'uscita di Alfano è funzionale e strumentale solo a sostenere la solita tesi del PDL, ovvero la giustizia non funziona, per colpa di giudici che sbagliano ed è per questo che il Premier è chiamato in causa da una pluralità di giudici e procure; tradotto nel linguaggio Berlusconiano, come proprio disse il Premier "ringrazio i giudici che mi hanno assolto" (cioè solo quelli che emettono sentenza a proprio favore non sbagliano).
Ma la cosa risibile è che è proprio un avvocato, la Bongiorno, che ha vissuto le vicende del processo (e che, guarda a caso è un deputato ex PDL, passato a Futuro e Libertà dopo la cacciata di Fini dal PDL) a replicare ad Alfano, in che modo: sostenendo che la giustizia è nello stato in cui è proprio perchè chi al governo si occupa del tema, lo fa solo per sistemare le vicende processuali del Presidente del Consiglio e non per porre rimedio ai problemi della giustizia che toccano e riguardano tutti i cittadini e vicende tragiche come quella del processo Kercher che, invece, Alfano strumentalizza. La Bongiorno ricorda che la giustizia ha bisogno di risorse, modifiche normative che assicurino procedure e processi  giusti, non nel senso di emettere sentenze solo come le si vogliono, ma che riescano a garantire giudizi circostanziati ed in tempi compatibili con le vicende umane e le vite coinvolte. Afferma la Bongiorno che, al contrario la commissione giustizia è intasata da questioni connesse ai problemi giudiziari e processuali che coinvolgono Berlusconi.
Insomma l'unico commento sulla Sentenza di Perugia è che noi cittadini per primi, siamo sconcertati nel vedere che in seconda grado è ribaltata una sentenza a 26 anni per omicidio e che nel frattempo due persone sono state arrestate e detenute in carcere. Noi cittadini capiamo che qualcosa non ha funzionato o nel primo processo od in quello di secondo grado. Noi cittadini perciò vorremo essere rassicurati e stare tranquilli del fatto che in questo Paese non accadano più situazioni del genere che potrebbero coinvolgere chiunque di noi. Ma le soluzioni non sono le strumentalizzazioni di un ex ministro della giustizia, che dovrebbe spiegarci cosa ha fatto per risolvere questi problemi negli anni in cui ha ricoperto questa carica ed è stato membro di un governo, che viene ricordato solo per processi brevi, lunghi, lodi che portano il suo nome, quando prima di allora Governi, con a capo sempre Berlusconi, vengono ricordati per la Cirielli e le prescrizioni brevi.
Alfano oggi lancia slogan populistici e demagogici, ma sino a ieri cosa ha fatto come Ministro della Giustizia?

Allora Bongiorno Giustizia, anzi Buongiorno alla Bongiorno che di fronte al populismo di Alfano, chiede a noi cittadini di svegliarci e capire chi rema contro e chi rema solo a favore di "chi", anzichè di  tutti noi cittadini; non a caso sempre la Bongiorno qualcosa ha detto anche contro la pervicace volontà di legiferare in tema di intercettazioni, un tema che proprio in questi giorni il Governo riporta alla luce come priorità ... ma priorità per chi ?

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