giovedì 3 settembre 2009

Partire è un pò come morire, ma traslocare è, di certo, soffrire



Oggi 14 agosto lo specchio torna alla luce della rete, uscendo dall'oscurità che regna fuori dal web.
L'Ultima immagine che lo specchio mi aveva mostrato risale al 28 luglio scorso. In questi giorni, appunto, il buio, il nulla.
Tralascio il significato del termine "mostrare (rimando all'etimologia contenuta nel dizionario Treccani latino monstrum ‘prodigio, portento’, dal tema di monere ‘avvisare, ammonire’.
Passo a spiegare il motivo del nulla di questi giorni, che, peraltro, avevo già preannunciato nel post "La rete virtuale" del 16 luglio 2009: il trasloco!!!
Singolare è la data scelta dallo specchio per tornare a mostrare immagini (appunto mostrare ... chi ha approfondito l'etimologia del termine mostrare, comprende ancor meglio che non è mai casuale il momento in cui lo specchio mostra). Infatti, in un precedente post del 27 luglio scorso "Il destino d'essere fortunati"avevo trattato il tema del fato, del destino (e si noti anche come l'anima dello specchio scelga non solo i tempi ma anche cosa mostrare, riportando in tal modo alla luce più volte gli stessi temi). Senza ritornare sul tema non ho potuto non constatare che la data in cui lo specchio (ri)mostra è il 14 agosto, appunto vigilia del ferragosto, data di rientri e soprattutto di partenze.
Si conosce il detto popolare "partire è un pò come morire". E lo specchio mi ha voluto ricordare ciò, così da farmi riflettere sulla verità del detto, ma sull'ancor più cruda realtà di ciò che altri non hanno "detto", ma dico io: che se partire è un pò come morire, traslocare è, di certo, soffrire.
In questo modo, lo specchio mi spinge a riprender le fila, tornando a quanto è accaduto in questi ultimi giorni.
Questo blog, come detto, oggi risorge e, senza voler essere blasfemo al pari di non essere presuntuoso, non pensavo certo che per "risorgere" sarebbero bastati i biblici 3 giorni, ma contavo ne sarebbero serviti meno dei 14 che ci son voluti.
Ma si sa quanto siano fallaci le previsioni umane e solo l'analisi postuma dei fatti consente all'uomo di comprendere i motivi di tanta ingannevole speme, che nell'animo tiene chi s'appresta a cambiar dimora.
Quali i fatti ? prima di raccontarli va premesso che lo specchio, di fatto, nel mostrar immagini di questo trasloco (anno 2009), ha rivelato anche date del recente passato: gli anni 1997 e 2002.
lo Specchio può mostrare infatti, delle immagini "... spesso più strane e utili di quelle che noi stessi desideriamo vedere … esso mostra cose che furono, e cose che sono, ... Ma quali fra queste egli stia vedendo nemmeno il più saggio può sapere…"
Cosa significano quelle date? Per scoprirlo vi do i numeri (se volete giocateli al superenalotto visto il jackpot): 5 e 7.
Ancora nulla ? 5 è la differenza di anni tra il 2002 ed il 1997, mentre 7 la differenza di anni tra il 2009 ed il 2002.
Capito ? beh, qui è difficile. Le date sono i traslochi che ho fatto da quando sono sposato , mentre gli anni che intercorrono tra loro, sono quelli durante i quali mi sono potuto godere le mie residenze.
Nasce in me un timore, gli anni "di godimento" ,dunque, sono stati 5 poi 7 ... ma se lo specchio mostra anche "cose che ancora devono essere" ... non sarà che vuol mostrarmi il fatto che, data la progressione, il prossimo trasloco avverrà dopo 9 anni "di godimento" dell'attuale residenza e , quindi, nel 2018.
Rimuoviamo questo incubo-pensiero e passiamo ai fatti, Suddividendola in capitoli:

capitolo 1 "La ricerca della casa nuova, l'abbandono della vecchia"
sottotitolo "nella vita mille sono le coincidenze, ma prova se riesci a far coincidere i tempi per lasciare libera la vecchia abitazione a chi l'ha acquistata e quelli per poter risiedere nella nuova, il tutto, naturalmente, senza dover vivere l'esperienza del "senza tetto". Avete presente il film "la tempesta perfetta" ? Ogni tentativo dei marinai per salvarsi, risultava vano, contrastato dall'evento imprevedibile e straordinario, capace di rendere inutile lo sforzo umano. Ecco, voi provate ad incastrare anche i due pezzi, sopra citati, di quell'immenso puzzle che è il trasloco e vi accorgerete che tutti i fenomeni naturali e, sicuramente, quelli più innaturali della vita complotteranno, presentandosi in ordinata sequenza, per smantellare ogni vostro più dettagliato progetto. La mia esperienza recente questo mi ha insegnato. Racconto solo la punta dell'iceberg: nella mattinata del 20 luglio vendevo la mia casa. Nel pomeriggio apprendevo che per un disguido burocratico la banca non poteva erogare il mutuo per il giorno fissato per l'acquisto della nuova casa (ovvero il 25 luglio). Risolviamo il problema in termini scientifici: obiettivo (incognita di primo grado) cercare di far spostare al notaio la data dell'atto, senza però sapere in quale data la banca avrebbe erogato (incognita di secondo grado), con la prima condizione (1° termine fisso) che dal 1 agosto per tutto il mese il notaio chiude bottega (e non si può cambiare notaio, leggi perizia notarile e pratica di mutuo relativa incardinata nel suo studio) . C'è poi la seconda condizione (2° termine fisso) di dover consegnare all'acquirente la vecchia casa, così come presente è la variabile di aver fissato con l'impresa di traslochi il giorno dell'evento (30 luglio) ma non sapere la disponibilità per altra data. Risultato: vivere per circa due giorni la sensazione che prova ogni senza tetto, avendo l'acquirente fuori della porta che attende la tua uscita, mentre è pronto il traslocatore, che ti porta via i mobili, ma dove li porta se non sai dove andare perchè non puoi stipulare l'atto per l'acquisto della nuova casa. Insomma, ti vedi già sotto il primo ponte o cavalcavia, però tutto bello arredato con i tuoi mobili.
Corollario: risolto il primo problema, avendo ottenuto dal notaio l'ultima data disponibile prima che vada in ferie - 31 luglio ore 15.30 - (dovendo sopportare la vista del notaio in bermuda e con paperella salvagente in vita) va risolto il secondo problema. La banca (istituto di credito on line) emette, per erogare la somma del mutuo, specifico assegno circolare, inviandolo al notaio a mezzo corriere. Ma quest'ultimo, nel giorno 30 luglio salta la consegna ed il giorno dopo (giorno dell'atto) mette le consegne del giorno prima in coda. Effetto ? a due ore dall'atto non c'è traccia degli assegni, che vengono recuperati solo dopo aver rintracciato l'incaricato del corriere ed essere andati con propri mezzi a prendere dalle sue mani, in qualunque luogo egli si trovi, l'assegno, a costo di farci un frontale.
Se oggi sono a casa nuova, evidentemente anche il secondo problema fu risolto quel giorno e se non credete ho testimoni, ovvero il carissimo amico che ha intermediato con l'istituto di credito on line e che non ha di certo perso la mia amicizia, ma ha visto crescere la mia stima nei suoi confronti, avendo egli lottato al mio fianco, riuscendo alla fine a risolvere il tutto. Anzi, siccome egli è sostenitore del presente blog, lasci un commento per validare quanto detto e convertire alla fede i "Tommasi" che non crederanno fino a quel momento.

capitolo 2 "la mia vita in una scatola"
Il trasloco richiede preparazione. Lo sa bene mia moglie (che peraltro del trasloco è la principale artefice, anzi, io direi colpevole).
Racconterò (forse o forse no o comunque tuttò non riuscirò) quanto ho fatto personalmente e materialmente, per rendere concreto il trasloco ed abitabile la casa in cui ora vivo. Non voglio dire che mia moglie non abbia fatto la sua parte, ma di certo, ciò che l'ha contraddistinta è stata la gestione dei tempi. Nello stile del più agguerrito centometrista che sa di essere più debole e che quindi confida nella falsa partenza non rilevata, mia moglie ha cominciato a "fare gli scatoloni" già un mese prima della data fissata per il trasloco.
Risultato ? quello positivo: lo sviluppo della riflessione esistenziale circa la pochezza dell mia vità. In pochi scatoloni in quel mese era chiusa quasi tutta la mia vita. quello negativo: in tutto quel tempo mi sentivo più povero del famoso Santo di Assisi. A casa non si trovava più un benemerito ... fino al punto che anche volendo innalzarmi e vivere solo di spirito, ho cercato di leggere i libri che avevo iniziato, ma nulla anche quelli già negli scatoloni!

capitolo 3 "imparare dall'esperienza"
Ho già scritto in proposito, ma chi conosce lo specchio di Galadriel sa che "esso esso mostra cose che furono", "cose che sono", ma anche "cose che ancora devono essere". In altre parole, lo specchio vi mostrerà ancora quelle date aggiungendone una, il 2018 e gli stessi numeri più uni nuovo il 9.
Come detto, con la sequenza numerica 5 7 e 9 (per me più famosa di quella di Fibonacci) lo specchio vuol mostrarmi (vista l'etimologia latina "ammonirmi") il prossimo trasloco, affinchè per il futuro, io possa apprendere dall'ultima esperienza ?!!?!!
Appunto, io non voglio apprendere, anzi sì, voglio apprendere: se mia moglie, fra qualche anno, dovesse parlarmi di nuova casa, io naturalmente la cambierò ... moglie intendevo !!! basta traslochi, basta.
E mi conforta un pensiero: lo specchio mostra molte cose, oltre a quelle "che ... si sono già verificate", anche "alcune" che "non avverranno mai; accadranno solo se coloro che le vedono abbandonano la loro strada per impedirle” e come detto se fosse, non abbandonerò la strada, ma la moglie. Il rischio sarebbe, altrimenti, l'andare incontro al destino di dover errare più di quanto fece il Popolo Ebreo in fuga dall'Egitto (40 anni), quando ad oggi, io erro da soli 12 anni . Cosa mi distinguerebbe dal popolo Ebreo ? Nel loro errare esso aveva ben presente la meta, splendida destinazione la terra promessa. Io, errando da 12 anni ho cercato di comprendere ed ho chiesto quale dovesse essere la meta; attendo ancora risposta da mia moglie.

capitolo 4 "scoperte"
Devo, però, dire che con il trasloco si fanno anche mirabili scoperte, pari a quelle del neonato che approccia per la prima volta la vita. Ed ogni trasloco te ne rivela di nuove, così che mai ti basteranno traslochi per non rimanere sempre ed ancora un volta stupito.
1° scoperta: si parla spesso in televisione di "tolleranza zero" a propostio di lotta alla criminalità. Chi non ha mai traslocato non può conoscere il vero significato di tolleranza zero. Io l'ho scoperto a mie spese in questa occasione. Avevo preso ben bene le misura di ogni stanza per ricollocare o riadattare i vecchi mobili. Tutto filava liscio il giorno del trasloco, fino alla libreria dello studio, che trasportata al 1° piano, per soli cm1, 5 non entrava a parete per intero, con tanto di eliminazione di una parte di essa, con (ri)discesa al piano terra (mobile in spalla) fino al garage ove giace in attesa di prossima risurrezione. Lezione: quando prendi le misura il metro non tollera uno "zero" nè in più nè in meno;
2° scoperta: ho scoperto il motivo del successo di Harry Potter. Tutti noi sognamo che nella nostra vita entri un pò di magia e bello sarebbe che ci vedessimo arrivare un "gufo" diverso da quelli che spesso inconriamo in vita, che ci venga a recapitare la nostra lettera per Hogwarths. Chi ha letto "il principe mezzosangue" o ne ha visto la recente rappresentazione in film, può meglio comprendere. Mi son trovato in mezzo a scatoloni, scatolette, pacchi, specchi, piatti, sacchi... e per un momento ci ho provato. Avete preente la scena in cui a casa del Prof Lumacorno, Silente tira fuori la bacchetta e "tac" rimette tutto in ordine". Mi son ritrovato, all'improvviso con un mestolo in mano, mentre l'agitavo e provavo tutte le formule magiche conosciute (salacadula... sim sala bim ...) fino ad arrivare ad accio qui accio là non nel senso della formula usata dai maghi in Harry Potter, ma nel senso che vedendo che non succedeva nulla ho cominciato pure a tirar qualche moccolo. Ho scoperto quindi, come il trasloco e le sue difficoltà portino l'uomo a ricercare al di fuori di sè la forza per superarle ... ed infatti io ero proprio fuori di me!
3° scoperta: nella vita si è costretti, a volte, a bluffare. Accade di farlo specie in campo commerciale, quando si acquista qualcosa. Per cercare di spuntare un buon prezzo, si dissimula il bisogno. Ci ho provato pure io in occasione del trasloco. Si sappia che la prima notte passata nella nuova casa era lo scorso 30 luglio, ovvero uno dei più caldi di quest'estate. Finestre aperte, zanzare a volerne, la mattina dopo punto in ogni luogo, avevo tanto di occhio gonfio. Doveva arrivare il tecnico che aveva installato le persiane. Buona occasione per chiedergli se montava anche le zanzariere. Risposta affermativa; anzi se volevo, mi disse, proprio quel pomeriggio aveva l'ultimo ordine prima della pausa di agosto. Un colpo grosso ... zanzariere prima di ferragosto. Tecnica del consumatore, dissimulante il bisogno: chiedo un preventivo, ma dico che posso aspettare anche dopo e farle la prossima estate, così nel frattempo raccolgo altri preventivi, se però mi fa un prezzo buono le faccio subito!!! però non ho mica bisogno urgente di zanzariere.
Che volpe che sono, che occhio furbo !!! appunto che occhio. Ma con un occhio gonfio come l'avevo per la notte passata a pugilare con le zanzare, quanto avrà riso il tecnico. Avrò avuto un buon trattamento ? non lo voglio sapere, le zanzariere però sono oggi già installate.
4° scoperta: spiegarsi non è sempre facile. Vengono i pittori edili che devono fare dei ritocchi all'esterno. Gli chiedo se mi possono lasciare del bianco per fare dei ritocchi in casa, causa post trasloco dei mobili. Me lo lasciano. Faccio i ritocchi e vedo che una volta asciugato il colore, dove ho ritoccato la parete è più bianco, anzi quei punti sono bianchi, come non lo è la parete non ritoccata, che appare grigiastra (fumo di Londra, grigio perla, etc. boh). Duplice scoperta: bisognava spiegarsi meglio e non chiedergli il bianco, ma la tinta da loro usata per le citate pareti. Avrei evitato la seconda scoperta, cioè che quel grigio fumo di Londra era il colore dell'intonaco, visto che quelle pareti loro non le avevano mai tinteggiate (un gran bel lavoro). Risultato, al posto dei ritocchi ho dovuto tinteggiare tutte le pareti. L'unica fortuna ? soggiorno e cucina ed un bagno l'avevo già tinteggiato prima di traslocare, visto che la consorte voleva colori più caldi e non quel bianco sbiadito, che si percepiva a prima vista (e ci credo ch'era sbiadito, appunto, grigio perla intonaco puro) .
Tante altre cose potrei raccontare e, forse, arriverebbe il prossimo trasloco prima di aver finito. ma qui concludo perchè ormai è fatta e son qui nella nuova casa, assieme al buon caro e "vecchio" specchio di Galadriel in attesa di future immagini per i prossimi post.

1 commento:

  1. Cari "Tommasi" confermo tutto e credete!!
    In fondo tutto questo non è che un riassunto condito con l'ronia tipica di chi si riposa ed ha un po' di quell'ebbrezza di chi ha appena affrontato una fatica enorme.
    Resta la curiosità di sapere se l'addetto del corriere si è reso conto di aver consegnato una busta di un valore enorme ad uno sconosciuto che non era il destinatario della stessa. Ma soprattutto perchè fare i 500-600m che lo separavano dal reale destinatario gli avrebbero fatto perdere troppo tempo sulla tabella di marcia e quindi assolutamente non sarebbe potuto andare mentre stare fermo di fronte ad un bar per un quarto d'ora ad aspettare me no? Magari lo specchio lo sa, chissà.
    Quanto alla burocrazia-muro di gomma bancaria nonostante il profilo dotto di questo blog accettate un *BIP*
    Grazie per la stima, ma vale anche dopo il *BIP* sopra?
    nasy

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