venerdì 27 novembre 2009

La sete pubblica e l'acqua privata.


Volevo parlar d'amore.
Mi ritrovo, invece, a parlare di un mio amore: l'acqua. In particolare, l'acqua dolce ... un umbro non può essere lupo di mare, ma lupo di terra, costellata da boschi, fiumi, torrenti e laghi.
L'acqua mio amore, non potrebbe essere, altrimenti, potrei dire, dato che il mio segno zodiacale è l'acquario (ed ho una figlia pesci ... ironia della sorte).
Ma la ragione di questo mio amore non sta nel segno zodiacale, ovviamente, ma in un istinto innato, sicuramente, nel mio vissuto di bambino e ragazzo. Qualunque periodo della mia vita riaffiori nella mia memoria, reca con se l'immagine dell'acqua, che accompagna la sensazione di odori e sapori e visioni, il tutto in uno perfetto stile Proustiano "À la recherche du temps perdu... Proprio così il tempo perduto.
Solo per farvi qualche esempio:
- l'età prescolare ed il fiume Tevere, con l'acqua trasparente (lo so non ci crederete), un odore fresco (non di fogna) e la possibilità di farci il bagno (senza rischiar di morire) ed il suono degli alberi "accordati" dal vento;
- la scuola elementare ed il lago Trasimeno, pieno di pesci visibili ad occhio nudo e pescabili con un bastone ed un filo spesso, visibile da un chilometro. Un lago dove fare il bagno, con ancora in bocca il sapore di un aranciata dolcissima e fortemente frizzante;
- la scuola media inferiore e superiore con le piccole dighe ed i laghetti vicino casa, raggiunti in motorino con gli amici, per passare pomeriggi di pesca e di chiacchiere, vedendo il volo di un airone bianco e gallinelle d'acqua fra i canneti.
Qual'è il problema ? perchè invece che di amore, mi ritrovo a parlare di acqua ?
Perchè ce l'hanno privatizzata !!!
A questo arrivano i politici che al Parlamento NOI NON abbiamo eletto, perchè pre-selezionati dai Partiti. Tutto questo senza troppe distinzioni tra governo ed opposizione.
Ma che ci si può aspettare da Partiti che arrivano a formulare emendamenti alla Finanziaria (per quanti problemi reali ci sono), che prevedono il tetto massimo alla cassa integrazione SOLO per gli extracomunitari.
Proprio di tetti si tratta: dimostrano che per loro non esiste più un tetto ad un ordine, non dico razionale, ma etico e morale nelle scelte politiche fatte.
L'acqua è un bene di tutti, che in varie parti del mondo, molti non hanno.
E non crediate che la cosa non ci riguarda, pensando che l'acqua è per il nostro Paese un bene disponibile ed illimitato.
Esempi ? Gli stessi di prima, ma esattamente opposti:
- il fiume Tevere, con acqua in estate sempre più scarsa, all'opposto che trasparente, un odore non fresco, ma di fogna e l'impossibilità di farci il bagno senza rischiar di morire. Anche il suono degli alberi pare "scordato"e nulla può il vento;
- il lago Trasimeno, senza più pesci, invisibili anche ad occhio "vestito", impescabili anche con un bastone per tentare di dargli una botta in testa. Un lago dove non si può fare il bagno (l'acqua ti arriva al ginocchio per quanta poca ne rimane) e neppure il sapore dell'aranciata ti pare più dolcissimo e frizzante;
- le piccole dighe ed i laghetti vicino casa, non ci sono più, prosciugati, ormai occupati da sedimenti e aree costruite od in costruzione e, ahimè, non c'è più il motorino, nè gli amici, ne è possibile vedere l'airone bianco e le gallinelle d'acqua fra i canneti.

Vi assicuro, non sono le poche piogge o le ormai scarse nevicate, ma anche i torrenti della Valnerina non sono più gli stessi (e lo sa bene chi come me li frequenta), sia per quantità di acqua che per presenza di fauna ittica.
Bevendo acqua minerale, pensate a quanto ho scritto ed alle multinazionali che la "producono" o meglio la sfruttano per farla propria e farcela pagare.
Insomma, già pativo questo declino delle acque, somatizzandolo e pensandolo ormai metafora del mio declino (la vecchiaia avanza pur vivendo in gioventù) ed ora questo mi tocca vedere: invece di preservare, tutelare e rendere a tutti disponibile questo bene prezioso, da domani, l'acqua sarà un bene non nostro, perchè privato.
Siamo alla mercificazione dell'acqua, la vittoria dei potenti gruppi economico-finanziari internazionali, del business sempre e comunque.
- Non vorrei svegliarvi, facendovi pensare ai riflessi economici (bollette come minimo più care);
- non vorrei dirvi che bisogna fare qualosa, unirsi ad altri e protestare, creando anche soggetti locali a difesa delle acque;
- non vorrei ... insomma non avrei voluto dirvi tanto e dover scrivere questo post, ma devo farlo,
ma soprattutto:
Non vorrei dirti addio, ma arrivederci, acqua, che in questa terra eri sorella e, oggi , non voglion più neppure che io possa chiamarti mia vecchia, magnifica e sempre grande amica della mia vita.

martedì 17 novembre 2009

Il treno per darjeeling


Tra i diversi film visti di recente sul grande schermo, mi è capitato di vederne uno, che mi ero perso proprio al cinema.
L'ho "recuperato" in videocassetta e seppure un film visto in sala abbia un gusto del tutto particolare, questo film è risultato godibilissimo anche nel "privè" della propria poltrona di casa in un modesto 32 pollici.
Sto parlando de "il treno per darjeeling"(titolo originale: "The Darjeling Limited"), una pellicola non di ultima uscita (prodotta nel 2007, proiettata per la prima volta in Italia più di un anno fa, il 30 aprile 2008), regista Wes Anderson, che dopo il suo esordio nel 1994 ci ha mostrato diversi lavori, in cui un ruolo rilevante hanno personaggi eccentrici ed una realtà, un mondo originale, a tratti comico, con risvolti nostalgici ed a volte con sfondi tragici.
Questo film, narra un viaggio, sia nel senso materiale del termine che gli è proprio, ma molto più in senso spirituale ed interiore. Il mezzo di trasporto è il treno, con tutta la sua portata metaforica e simbolica e quale mezzo per viaggiare di stimolo alla riflessione sul proprio io e sul percorso della propria vita, che sembra seguire una rotaia stabile e sicura, ma che spesso ci porta a deragliare. Ed anche nel film il viaggio su questo treno non appare lineare e certo, ma connotato da diversi mutamenti di percorso, o come li chiama uno dei personaggi "itinerario" (nel corso della vicenda, egli ripete spesso "vediamo l'itinerario").
Su questo treno viaggiano i tre fratelli Whitman, lungo un percorso materiale, che attraversa l'India, mentre l'itinerario interiore dei tre ha la sua stazione di partenza al termine di un anno di silenzio seguito alla morte del padre, fino a quella di arrivo del loro reciproco ritrovarsi come fratelli, non di carne e sangue, ma di spirito. Una vicenda preceduta da quella del cortometraggio Hotel Chevalier, prologo alla vicenda se non più di questo quanto ha valore narrativo ed artistico.
Un film che consiglio a tutti quelli che, come me, amano il confronto con la propria vita, nella costante e perenne riflessione intorno al passato, ogni volta che ci si ritrova impegnati a comprendere il proprio presente, cercando di guardare al di là di questo, per capire l'incomprensibile, ovvero ciò che significa "tutto quanto è stato e tutto quanto è", in rapporto all'ignoto di "tutto quanto sarà" (il proprio futuro).
Il Film è risultato vincitore del Leoncino d’Oro 2007 alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia ed è da vedere non certo per il mio consiglio, ma per ciò che esprime, riassunto proprio dalla motivazione del premio assegnato “Per aver affrontato con originalità, leggerezza ed ironia temi complessi quali ... il viaggio come metafora di crescita individuale, il bisogno di riflessione e di distacco dalla realtà frenetica del mondo occidentale. ... per aver creato un mondo unico capace di coinvolgere ed emozionare, offrendo più piani di lettura ...”.



domenica 15 novembre 2009

Qualunquista incazzato



Con il titolo ho già svelato qualcosa circa l'immagine mostrata dalla specchio.
Ho visto un ometto di nome Giovanbattista Adornato.
Come si dice, ogni riferimento a persone è puramente casuale.
Infatti il nome è di pura fantasia, inventato perchè utile al concetto, e più materialmente ,terra terra, in quanto Giovanbattista fa rima con "qualunquista" e Adornato fa rima con "incazzato," insomma Giovanbattista Adornato il qualunquista incazzato.
Nasce nel blog questo personaggio, che serve dare, ai post in cui comparirà, una diversa chiave di lettura. Basta, infatti, con i post che commentano i fatti con un tono critico ed asettico e largo ad un tono autoironico, più vicino alla realtà o, per meglio dire, più rispondente al "commentatore medio" di fatti e notizie (come si usa dire con un termine brutto quanto impreciso o, proprio più precisamente, qualunquista) .
Perchè un taglio autoironico ? Dopo le ultime vicende sembra che di serio poco rimanga.
Quali fatti e vicende? in due righe ve li riassumerò poi, ma, prima, vi presento il nuovo personaggio.
Giovanbattista Adornato, come qualsiasi qualunquista incazzato, da anni tempestato dalle notizie e resoconti della miriadi di fatti che attorno a lui accadono, ha maturato una sua filosofia di vita e un suo modo di pensare alle problematiche ed ai fatti cui assiste.
Come ogni qualunquista incazzato attraversa, nel commentarli, varie fasi, ciascuna contraddistinta da uno specifico modo e tono:
- la fase dell'eccitazione, il momento in cui approccia l'interlocutore che ha appena inquadrato come partner ideale. E' il momento in cui si carica con frasi "preliminari" come "Lo so io di chi è la colpa, ma non fatemi parlare..." oppure "so io cosa si dovrebbe fare ...";
- la fase dell'erezione, ovvero il momento in cui il partner inconsapevole (incuriosito dalla frase "preliminare" che come tale, par promettere nella speranza di non essere poi delusi) reagisce con uno sguardo o con anche una parola innocente del tipo "scusi diceva ?". E' il momento in cui il qualunquista incazzato, culmina la fase eccitativa ed in piena erezione, snocciola frasi del tipo "quando cerchi un idraulico non lo trovi mai ed una volta trovato la vedi tu la parcella, la fattura no perchè non te la fa. Ma fanno bene, la colpa è nostra che mandiamo i figli all'Università quando guadagnerebbero più a fare i lavori manuali come una volta".
- la fase dell'orgasmo, ovvero quella in cui raggiunge il culmine, il climax, con frasi del tipo "perchè l'idraulico la fattura non la fa, ma io l'iva l'avrei pagata se avessi potuto detrarla; invece alla fine non insisto nel chiederla, perchè di tasse ne pago già tante, irpef, addizionali, fino alla nettezza urbana, per tutto quello che sporcano sti' extracomunitari, che guadagnano più di me e non pagano un euro di tasse".
Insomma, Giovanbattista Adornato, il qualunquista incazzato, come avrete capito riuscirà a donarci giudizio critico ed un commento dei fatti più attuale ovvero diciamo, più in linea con i commenti che siamo abituati a sentire, dalla gran parte dei nostri concittadini, ormai seriamente rincitrulliti dal frullato confezionato da vari tg, quotidiani, etc, etc, abili nella missione propria di eliminare ogni senso critico, in chi rimane travolto dalla mole di notizie raccontate, la gran parte di poco conto, utili a togliere spazio a quelle che meriterebbero maggior riflessione.
Il qualunquista incazzato, riuscirà nei suoi commenti a dire tutto ed il contrario di tutto, perchè la sua arte è la contraddizione esplicita, evidenziata nella stessa frase, od a breve distanza, del tipo "So io che farei a quei pirati che girano in auto a tutta velocità con il rischio di far secco un innocente... ma stà cazz... di vecchietta proprio ora doveva de attraversà ... stà gente che non c'ha mai fretta, ma perchè cazz... va in giro e ch'ha colpa ancora chi la mannà 'ngiro o chi non la tira sotto e la toglie de torno na' volta per tutte".
Insomma questo solo un assaggio, ma lo conosceremo meglio quest'ometto "al passo con i tempi", che sentenzia in breve tempo (lui sì che farebbe brevi i processi) con giudizi tipo:
- ci vorrebbe una ruspa e giù tutto;
- bisognerebbe fare come nei Paesi dove le cose funzionano;
- stì travestiti fanno schifo nun li posso vedè, co stì culi e le tette de forì, rovinano i miei giri notturni in auto lungo le vie di periferia;
- etc. etc.
Ora veniamo al sunto promesso sulle ultime vicende:
- Nell'ultimo post trattavo del ddl sui processi brevi che stava per essere partorito, promettendo che ci sarebbe stata, dopo la prima, una nuova puntata. Ve la risparmio e la sintetizzo in poche parole: il disegno di legge in pratica pone un limite temporale per i processi relativi a diverse ipotesi di reato in giudicando. Esempio: abuso d'ufficio, corruzione semplice e in atti giudiziari, rivelazione di segreti d'ufficio, truffa semplice o aggravata, frodi comunitarie, frodi fiscali, falsi in bilancio, bancarotta preferenziale, intercettazioni illecite, reati informatici, ricettazione, vendita di prodotti con marchi contraffatti, traffico di rifiuti, vendita di prodotti in violazione del diritto d'autore, sfruttamento della prostituzione, violenza privata, falsificazione di documenti pubblici, calunnia e falsa testimonianza, lesioni personali, omicidio colposo per colpa medica, maltrattamenti in famiglia, incendio, aborto clandestino ... la lista è lunga. Sbigottimento anche in alcuni membri della maggioranza.
Restano invece fuori reati "ben più gravi". Sempre un esempio: il reato di immigrazione clandestina. E ' qui si incentra il vulnus dell'attuale discussione politica, con la lega che "lo tiene alto e duro" intendo dire l'impegno preso con gli elettori, perchè non cede a chi vuole porre il limite anche per questo reato, ma come sostiene la lega"declassando" in pratica il gravissimo reato di immigrazione clandestina, che fa impallidire. Poi c'è Casini che, di fronte a tal ddl, dice che è meglio un nuovo lodo Alfano condiviso da tanti ed approvato con una modifica Costituzionale. Insomma lascio il commento, tanto grande è il casino e la domanda è sempre "Cui prodest?" rispondete Voi.
- Poi torna il "malato di protagonismo" che per paura di perder la scena, se ne torna con un nuovo proclama: il ritorno al giuramento guarnito da un poco o nulla definito obbligo di gentilezza.
Vi prego leggete il link e vedete un pò le sue dichiarazione; poi se c'era ancora qualcuno che pensava fosse Lui l'uomo che avrebbe potuto mettere a posto la Pubblica Amministrazione, per favore, rifletta. Sappiate che quelli che Lui vuol debellare, ovvero il dipendente pubblico "vecchio stampo" giurava già allora, in virtù di una legge del '57 . La strada per il cambiamento della Pubblica Amministrazione è altra, ma ne riparleremo;
per ora solo un antipasto di commento: via i politici che non sanno fare tale mestiere e, forse, neppure un altro; via i loro leccafondoschiena che "ascendono" non al padre politico solo, ma in carriera, solo grazie al saper fare il mestiere poco prima da me menzionato con un termine meno crudo del concetto reale.
- in ultimo, la sequela o meglio il sequel del serial tv vaccino (leggetevi il link) con tanto di ministero della salute reintrodotto, non grazie al mio post, ma ovviamente per il solito "aggiungi un posto a tavola".
Commentate voi, dalle prossime volte, non commenterò neppure io, lasciando (a volte) spazio a Giovanbattista Adornato.

mercoledì 11 novembre 2009

Quello che l'Europa ha detto ....



Scusate se inizio questo post in tal modo, ma prima di tutto mi faccio i complimenti. Sì, perchè chi ha avuto la pazienza di leggere in questo blog l'ultimo post "Pandemia e pandemonio", trattando il tema dell'influenza N1H1, analizzavo lo strano caso del "Mistero del ministero della Salute", che risultava ormai scomparso, fagocitato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociale (come direbbe Di Pietro: che ci azzecca!!!). Commentavo, lasciando trapelare il sospetto che ciò non fosse casuale, ma frutto dello scarso interesse per la sanità pubblica mostrato da questo Governo ed in particolare da chi lo guida, pronto a rivolgersi e far rivolgere i propri familiari alle strutture estere.
Allora, mi faccio i complimenti in quanto, per autoesaltazione, mi attribuisco il merito di quanto apprendo oggi dal Corriere della sera: È legge l'istituzione del ministero della Salute, dopo il sì definitivo da parte dell'aula di Montecitorio alle nome, che prevedono anche l'incremento del numero dei sottosegretari. Il provvedimento aveva già ottenuto il disco verde dal Senato.
Insomma gli ho fatto paura e pur di smentirmi ... .
So che non è così (infatti alla fine muta poco e chi ha letto il link lo capisce; e poi basti sapere che sono previsti tagli agli acconti irap, quindi a ciò che finanzia la sanità regionale) .
Perciò torno alla realtà, ma un pò di soddisfazione resta per aver trattato un tema, non affrontato in rete e che ha trovato pronto riscontro dalla nella realtà attuale dei fatti.
Appunto la realtà attuale dei fatti; di questo parla questo post, dopo che lo specchio mi ha mostrato l'immagine di Gasparri, che va ripetendo, in un noioso monologo: "quello che l'Europa ha detto ...".
Di cosa si tratta: del "processo breve". Sì, perchè Gaspari per giustificare il ddl in preparazione va ripetendo, che ciò realizzerà quello che l'Europa ci dice da tempo, ovvero che i processi in Italia durano troppo. Cioè, se ne sono accorti perchè lo dice l'Europa, a dimostrazione che certi politici non ascoltano i cittadini, i quali da anni affermano la stessa cosa, in quanto ne subiscono gli effetti.
Peccato che la questione sia concreta, ma il motivo del ddl sia un altro e quanto affermato da Gasparri sia solo un'alibi.
Che non ci ascoltino è un dato certo, ma che ci ritengano tutti cretini, spero sia solo una loro illusione. Come si può pensare che questio ddl, che nasce pochi giorni dopo la bocciatura del lodo Alfano non serva per accorciare specifiche vicende processuali (e si sa bene quali). Come dire vien più che il sospetto che il ddl serva non ad evitare che i cittadini lcontinuino a subire la lunghezza dei processi, ma per accorciare i tempi previsti per poter processare qualche specifico cittadino, ovvero non far subire a questi speciali cittadini il giusto processo (e ricorderete cosa significa in termini giuridici "giusto precesso" e chi se l'è inventato).
Insomma, tutto di corsa, stanno lavorando a questa emergenza che, oggi, certa parte politica sente come impellente, mentre franano paesi, montagne , si perdono posti di lavoro, etc. ... ma queste al confronto non sono emergenze. Così il Premier ed Alfano studiano , anche di notte, come noi si faceva alla vigilia degli esami (oramai siamo solo dei fannulloni).
E allora si torna a parlare di reintrodurre l'immunità (unico cambiamento di norme costituzionali operato con la maggioranza parlamentare prevista senza bisogno di referendum, negli anni di post tangentopoli). Questa la proposta della Bonniver ex Craxiana. Si torna così al passato della prima Repubblica (la seconda è stata abortita da tempo). Del resto, chi, come me, aveva visto il tg1 (TV pubblica direbbe Berlusconi) e l'editoriale del suo direttore aveva già capito che aria tira e tirerà, tra Parlamento e giornalismo finalizzato a diffondere temi e propaganda "al passo con i tempi".
Si lavora di notte per il ddl sui processi brevi (non si tratta mica di prescrizione!), poi di giorno si è stanchi e le norme per dare sostegno alle famiglie, ai disoccupati, alla tutela dell'ambiente possono pure apettare.
Leggeremo insieme questo disegno di legge e poi ne riparleremo, perchè sono convinto che questa è solo la prima puntata !





martedì 3 novembre 2009

Pandemia e Pandemonio


Premetto sarò lungo, ma non fermatevi; con pazienza arrivate in fondo al post, il bello sta anche nella conclusione e il tema è interessante.
Lo specchio oggi mi ha mostrato le immagini per trattare un tema di rilevante attualità: la pandemia da virus influenzale H1N1. Ma sono i modi di mostrare che distinguono lo specchio; infatti oltre alla pandemia, mi ha mostrato il Pandemonio (per comprendere vedi link sull'etimologia della parola).
Ho parlato di tema di stretta attualità, ma in verità si tratta di una "atipica" attualità, perchè trattasi di una vicenda che va avanti da mesi, con un andamento certamente con risvolti tragici, ma, in alcuni momenti, da commedia. Perchè più che di pandemia lo specchio vuol trattare l'argomento pandemonio, di cui appare intrisa la vicenda. Cerchiamo di venire al punto.
Al solito modo evidenzierò domande per stimolare riflessioni, lasciando a voi le risposte. In questo caso però, esprimerò anche opinioni e dico opinioni perchè non si può trattare di tesi dimostrabili scientificamente. L'argomento influenza permetterebbe di avanzare teorie sviluppate applicando il metodo scientifico, ma, in primo luogo, per tale compito non possiedo competenza e lascio campo libero a medici e tecnici e, in secondo luogo, non intedo trattare il tema influenza sotto il profilo medico.
Sono mesi che sentiamo parlare di questa influenza, all'inizio denominata volgarmente suina (i suini dopo i polli), oggi appellata con denominazione "di più alto livello" H1N1. Ma sempre della stessa cosa si tratta, cioè di quell'influenza che, nei mesi scorsi, dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (non dall'ometto al bar) veniva indicata come causa di un possibile futuro sviluppo pandemico. Cosa non di poco conto, con tanto di timori nella gente comune ed "aspettative" nelle Case farmaceutiche. Oggi, invece, scopriamo, che dobbiamo stare tranquilli, perchè come dice il "VICE" ministro della SANITA' (?) si tratta di un'influenza meno pericolosa delle altre ... Cazz... fateci subito vaccinare contro le ALTRE PIU' PERICOLOSE influenze, perchè allora vi siete sbagliati a dirci di correre a vaccinarci contro questa INNOCUA influenza !!!
Già, correre a vaccinarci! fino a pochi giorni fa, sempre dal ministero della sanità (dirò poi se questo Ministero si può ancora considerare esistente o se si può parlare di Mistero del Ministero) ci dicevano che c'era già un piano vaccinazioni: prima medici, categorie a rischio e bambini.
Ma dov'erano i vaccini ??? solo oggi ci dicono che erano stati distribuiti poco più di 1 milione di dosi ed un'altro milione circa sarà distribuito tra qualche giorno. Ma allora come facevamo a far vaccinare medici, anziani e bambini ... solo questi ultimi sono più di 1 milione !!!
Allora non è che che il piano c'era ma era un altro ? quello in cui, prima far nascere l'esigenza del vaccino, una volta scoperto che non c'erano abbastanza dosi, dire che l'influenza è arrivata in anticipo sul previsto (ma se di solito ci dicono che l'influenza, anche quella "normale" ogni anno arriva verso dicembre e che entro fine ottobre ci si deve vaccinare, qual'è l'anticipo, ormai siamo a novembre!), aggiungendo che l'influenza non è più pericolosa del solito. Eh sì! ora ci dicono che questa ha provocato meno morti dell'influenza tipica di ogni anno. Ma allora tutti i timori dei mesi passati !?
Il 2 novembre dopo gli ultimi due decessi, il VICE ministro e responsabile dell'unità di crisi Ferruccio Fazio, questo dice: nessun problema, non intasate i pronto soccorso, perchè sono solo 16 i decessi e 30 gli ospedalizzati e la priorità sono le donne in gravidanza (il giorno dopo servizi dei TG dicono che, per queste, è più pericolosa l'ansia dell'influenza!?!).
Poi il VICE ministro continua, meno rassicurante, dicendo che il picco dell'influenza arriverà a gennaio. A dicembre partirà la vaccinazione per i bambini più piccoli (quanto piccoli? cioè non tutti ?! e poi solo un mese prima del picco?), ma ripete che "I casi gravi sono limitati, la mortalità è bassissima, un ventesimo rispetto all'influenza stagionale. La cosa importante è non intasare gli ospedali" (Fazio, non ti preoccupare se stiamo bene preferiamo andare altrove a passare il tempo, piuttosto che in ospedale!!!, però leggi questa intervista e poi dicci ancora di non intasare gli ospedali.)

Insomma mi sembra che ne ce sia di Pandemonio in giro, anzichè di pandemia!!!
Aggiornamento ad oggi:
L'influenza A ha fatto una nuova vittima ed il bilancio totale delle vittime sale a 18, mentre il VICEministro alla salute lancia un altro messaggio tranquillizzante: i bambini non sono a rischio. ma solo più esposti (facciamo un sorriso anche se non ci sono vaccini per immunizzarli tutti). Secondo il bollettino del Ministero sono 250.000 i casi di influenza A nel nostro Paese. ma i dati che arrivano dai medici di famiglia parlano di tre milioni di visite effettuate ogni giorno, con un aumento del 30% in poche settimane (quadro completo: aumento del 40% dei consulti telefonici, del 30% delle visite in studio e del 30% delle visite a domicilio.
Intanto, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) avverte che con l'arrivo dell'inverno è previsto un aumento dei casi e ribadisce la necessità di vaccinarsi per le categorie a rischio (e dagliè ... allora dateci i vaccini).
Ma Fazio, che non è un "anti italiano" ribatte, che in pratica chi se ne frega dell'OMS e del mondo, perchè, nel corso di un'intervista a Mattino 5, su Canale 5, rende noto che in Italia ci sono meno morti rispetto ad altri paesi europei: "Non c'é da preoccuparsi - ha detto il viceministro - questa influenza non è pericolosa per le persone che non hanno particolari malattie". Conclude poi che giovedì prossimo verrà fatto un punto sulle vaccinazioni durante la Conferenza Stato-Regioni (mi raccomando fate come credete, ma non sbagliate a mettere il punto che non sia interrogativo).
Il viceministro ha anche reso noto che si recherà a Napoli giovedì mattina per verificare in prima persona la situazione in Campania (speriamo che per voler fare "in prima persona" non venga contagiato, perchè poi chi ci tranquillizza!).
Poi il clou: dai primi test condotti negli Stati Uniti Istituto per le malattie infettive (Niaid) risulta che una sola dose di vaccino contro l'influenza A/H1N1 è sufficiente per le donne in gravidanza. Nei bambini fino a nove anni, invece, una seconda dose del vaccino contro il virus H1N1 potenzia la risposta del sistema immunitario (doppia dose e dove le troviamo!).
Insomma ripeto, al momento più che di pandemia, dobbiamo parlare di Pandemonio.
Ma qual'è la mia opinione conclusiva: che il Ministero della Sanità, ad oggi, non ha fatto un gran lavoro a voler esser buoni. Ma la questione è un'altre: sappiate che mentre si sono creati Ministeri a Governo avviato (Vedi quello del Turismo per la Brambilla), il Ministero della Sanità non esiste come unico Ministero perchè accorpato con quello del lavoro e delle Politiche Sociali (perchè accoppiare Lavoro e sanità, ancora persino Brunetta se lo chiede, visti i fannulloni dipendenti pubblici che non lavorano e fanno i falsi malati).
Ma forse ciò accade perchè la sanità è meno importante del Turismo !? Peraltro, sapete chi è il ministro "ANCHE" DELLA SANITA'? Scommetto non ve lo ricordiate ?! E' Sacconi. Perchè non lo ricordavate? forse perchè spesso l'avete sentito parlare più di lavoro, economia, Alitalia, ecc. insomma per la Salute parla il VICE, lui, il Ministro, anche in piena pandemia poco si interessa di salute.
Ce dite ? la mia è un'opinione la cui libertà è costituzionalmente garantita, ma che come ogni opinione può non essere condivisa, non essendo tesi scientificamente dimostrabile.!!!??? E' vero, però, volendo procedere con un metodo pseudo scientifico, posso rafforzare la mia opionione sullo scarso ineresse del nostro Governo per la questione salute PUBBLICA con acuni elementi.
La sanità è spesso citata dal Governo come fonte di spesa e di sprechi e siccome, in gran parte tale spesa è gestita dalla Regioni, logica conseguente è scaricare su di queste la colpa della spesa/sprechi.
Questo il primo piatto, mentre secondo e contorno è rappresentato dal fatto che si parla di taglio dell'IRAP, che se non lo sapete, finanzia in gran parte la spesa sanitaria delle Regioni; quindi meno risorse, meno spesa e sprechi, ma certamente meno sanità PUBBLICA.
Qula'è il dolce, caffè e ammazzacaffè. Sul caso Marazzo ho detto che, oltre alla questione ricattabilità (di cui oggi Berlusconi parla rispetto al caso che lo riguarda: leggi processo a Milano), un amministratore pubblico deve dare anche un esempio a chi amministra. Tempo fa il nostro Presidente del Consiglio per un intervento sanitario, si rivolse alla sanità, ma non a quella Pubblica italiana e neppure a quella privata, perchè se ne andò all'Estero: bell'esempio di fiducia e di italianità!!!
Sua figlia, recenemente ha dato alla luce un figlio, con tanto di congratulazioni televisive specie su Rete4, che dava la notizia dell'evento, avvenuto in una clinica Svizzera! Altro esempio di grande interesse per la Sanità italiana, a cui NON si ricorre neppure per far nascere in Italia un cittadino italiano ... o volevano fargli prendere la cittadinanza Svizzera !!??? Se fosse bell'esempio di ELVETICITA' ... e chissà se, sul posto, gli hanno già aperto un conticino (come si fa con tutti i bambini) !!!!

lunedì 2 novembre 2009

La Poesia



Questa estate la morte della Pivano, ieri quella di Alda Merini. Non so quanti prima di ieri la conoscessero o meglio non la conoscessero realmente.
Oggi, sulla rete e su facebook in particolare, è tutto un fiorire di post e commenti, ma non so, fino a ieri, quanti avessero letto qualcosa scritto da Alda Merini.
Oggi, ci sono tanti che, sempre, in rete, provano a darci una definizione di poesia, a farci comprendere cosa essa sia e ... naturalmente non ci riescono. Citano frasi ed aforismi per asserire che attualmente pochi sono i poeti in circolazione e molto di quello che viene scritto non può considerarsi poesia. Altri fanno riferimento allo sviluppo storico della poetica, parlando di destrutturalismo (senza sapere che si è sviluppato, peraltro, negli stessi anni in cui matura proprio lo strutturalismo in psicologia, linguistica ed in antropologia), passaggio dalle costrizioni meccanicistiche alla libertà della forma.
Provano a spiegarci cosa sia poesia e cosa non lo sia, ma, naturalmente, non ci riescono, proprio perchè, a prescindere, di "cosa sia poesia" o "chi sia un poeta", dimostrano nel loro sforzo di non avere quella sensibilità che spinge a tacere ed ascoltare, o meglio leggere, quanto gli altri hanno scritto, senza giudizi e pregiudizi. Chi vive il proprio tempo, difficilmente riesce a comprendere i fenomeni con cui convive e diventa sterile trattare il tema "poesia" per classificarla, definirla e voler "attestare" il fenomeno poeta-poesia.
Dobbiamo discutere se la poesia sia quella che combina valore semantico della parola, con il suo aspetto onomatopeico o con l'effetto che essa produce nell'intera costruzione, riuscendo a superare il conscio del lettore, per imprimersi nello strato più profondo del suo inconscio ?
Poeta è, invece, colui che sa costruire qualcosa che sia rispettoso delle regole linguistiche/letterarie ? Credo che occorre avere maggior sensibilità, apertura ed inclinazione ricettiva nell'ascoltare e leggere il prodotto degli altri, senza arrogarsi il diritto di (pre)giudicare od attribuendosi la capacità di saperlo fare.
Credo che neppure alla Pivano, ben più dotata di questi commentatori, possa essere riconosciuta, a pieno titolo, la possibilità/capacità di "sentenziare" in merito all'inesistenza quasi assoluta di poeti contemporanei (ad eccezione di alcuni cantautori).
Per questo, io mi limito a sentire e, pertanto, a leggere quello che altri scrivono, cercando di comprendere cosa li abbia spinti a farlo (senza giudicarne qualità o capacità) e ne apprezzo, comunque, il risultato (meglio uno in più che sente e scrive anche tecnicamente non bene, che uno in più che resta in silenzio in questa civiltà moderna sempre più animalesca).
In linea con un tal comportamento, oggi con questo post, mi limito (ma qui non è limitarsi, ma "illimitarsi" espandendosi verso l'infinito) a farvi conoscere una poesia della Merini, proprio in tema con quanto accadutogli ieri.
Lo farò così, senza aggiungere altro allo sterile dibattito sulla poesia, sicuro di avergli fatto un miglior servizio, perchè credo che fra quanti leggeranno, almeno uno, da domani, amerà ancor più la poesia o, quantomeno, sentirà che c'è qualcuno lì dentro!

Cara Federica

Cara Federica dirò come soffro
perchè ci e dato tanto soffrire,
perchè vediamo tagliare dalla terra
le nostre spighe migliori
anche io ero una spiga che cresceva nei campi,
credi Federica
i poeti non sono seminati da alcuno
li porta il vento della primavera.
Oggi per la mia donna è un giorno di liberta
ma per noi prigionieri dell' arte
è un altro giorno di prigionia.
Non sono felice della mia morte
carissima Federica
eppure me ne dovro andare.