venerdì 27 novembre 2009

La sete pubblica e l'acqua privata.


Volevo parlar d'amore.
Mi ritrovo, invece, a parlare di un mio amore: l'acqua. In particolare, l'acqua dolce ... un umbro non può essere lupo di mare, ma lupo di terra, costellata da boschi, fiumi, torrenti e laghi.
L'acqua mio amore, non potrebbe essere, altrimenti, potrei dire, dato che il mio segno zodiacale è l'acquario (ed ho una figlia pesci ... ironia della sorte).
Ma la ragione di questo mio amore non sta nel segno zodiacale, ovviamente, ma in un istinto innato, sicuramente, nel mio vissuto di bambino e ragazzo. Qualunque periodo della mia vita riaffiori nella mia memoria, reca con se l'immagine dell'acqua, che accompagna la sensazione di odori e sapori e visioni, il tutto in uno perfetto stile Proustiano "À la recherche du temps perdu... Proprio così il tempo perduto.
Solo per farvi qualche esempio:
- l'età prescolare ed il fiume Tevere, con l'acqua trasparente (lo so non ci crederete), un odore fresco (non di fogna) e la possibilità di farci il bagno (senza rischiar di morire) ed il suono degli alberi "accordati" dal vento;
- la scuola elementare ed il lago Trasimeno, pieno di pesci visibili ad occhio nudo e pescabili con un bastone ed un filo spesso, visibile da un chilometro. Un lago dove fare il bagno, con ancora in bocca il sapore di un aranciata dolcissima e fortemente frizzante;
- la scuola media inferiore e superiore con le piccole dighe ed i laghetti vicino casa, raggiunti in motorino con gli amici, per passare pomeriggi di pesca e di chiacchiere, vedendo il volo di un airone bianco e gallinelle d'acqua fra i canneti.
Qual'è il problema ? perchè invece che di amore, mi ritrovo a parlare di acqua ?
Perchè ce l'hanno privatizzata !!!
A questo arrivano i politici che al Parlamento NOI NON abbiamo eletto, perchè pre-selezionati dai Partiti. Tutto questo senza troppe distinzioni tra governo ed opposizione.
Ma che ci si può aspettare da Partiti che arrivano a formulare emendamenti alla Finanziaria (per quanti problemi reali ci sono), che prevedono il tetto massimo alla cassa integrazione SOLO per gli extracomunitari.
Proprio di tetti si tratta: dimostrano che per loro non esiste più un tetto ad un ordine, non dico razionale, ma etico e morale nelle scelte politiche fatte.
L'acqua è un bene di tutti, che in varie parti del mondo, molti non hanno.
E non crediate che la cosa non ci riguarda, pensando che l'acqua è per il nostro Paese un bene disponibile ed illimitato.
Esempi ? Gli stessi di prima, ma esattamente opposti:
- il fiume Tevere, con acqua in estate sempre più scarsa, all'opposto che trasparente, un odore non fresco, ma di fogna e l'impossibilità di farci il bagno senza rischiar di morire. Anche il suono degli alberi pare "scordato"e nulla può il vento;
- il lago Trasimeno, senza più pesci, invisibili anche ad occhio "vestito", impescabili anche con un bastone per tentare di dargli una botta in testa. Un lago dove non si può fare il bagno (l'acqua ti arriva al ginocchio per quanta poca ne rimane) e neppure il sapore dell'aranciata ti pare più dolcissimo e frizzante;
- le piccole dighe ed i laghetti vicino casa, non ci sono più, prosciugati, ormai occupati da sedimenti e aree costruite od in costruzione e, ahimè, non c'è più il motorino, nè gli amici, ne è possibile vedere l'airone bianco e le gallinelle d'acqua fra i canneti.

Vi assicuro, non sono le poche piogge o le ormai scarse nevicate, ma anche i torrenti della Valnerina non sono più gli stessi (e lo sa bene chi come me li frequenta), sia per quantità di acqua che per presenza di fauna ittica.
Bevendo acqua minerale, pensate a quanto ho scritto ed alle multinazionali che la "producono" o meglio la sfruttano per farla propria e farcela pagare.
Insomma, già pativo questo declino delle acque, somatizzandolo e pensandolo ormai metafora del mio declino (la vecchiaia avanza pur vivendo in gioventù) ed ora questo mi tocca vedere: invece di preservare, tutelare e rendere a tutti disponibile questo bene prezioso, da domani, l'acqua sarà un bene non nostro, perchè privato.
Siamo alla mercificazione dell'acqua, la vittoria dei potenti gruppi economico-finanziari internazionali, del business sempre e comunque.
- Non vorrei svegliarvi, facendovi pensare ai riflessi economici (bollette come minimo più care);
- non vorrei dirvi che bisogna fare qualosa, unirsi ad altri e protestare, creando anche soggetti locali a difesa delle acque;
- non vorrei ... insomma non avrei voluto dirvi tanto e dover scrivere questo post, ma devo farlo,
ma soprattutto:
Non vorrei dirti addio, ma arrivederci, acqua, che in questa terra eri sorella e, oggi , non voglion più neppure che io possa chiamarti mia vecchia, magnifica e sempre grande amica della mia vita.

2 commenti:

  1. E io dal Trasimeno dove vivo non posso non dirti:
    é la pura, dura, cruda e nuda verità!!!

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